Clean coal

Per festeggiare la Giornata mondiale della Terra con un’iniziativa gradita a Trump, il 22 aprile 2020 il Dipartimento dell’energia aveva finanziato con $17,5 milioni l’Institute of Mining and Technology del Nuovo Messico, più 4 milioni e spiccioli di privati.

Entro quest’anno l’Istituto doveva allestire il pozzo dove stoccare il carbonio emesso dalla centrale a carbone di San Juan, una delle più grandi degli Stati Uniti, e catturato dall’impianto di Enchant Energy, il più grande mai realizzato nel mondo. (h/t David Roberts)

Senza quell’impianto, la centrale doveva chiudere a fine 2022.

Edward Klump di E&E News scrive che la costruzione ha 18 mesi di ritardo e ricorda che la cattura del carbonio consumerebbe il 29% dell’energia prodotta dalla centrale.

Dal punto di vista economico è ancora più insensato. Nonostante la miniera di carbonio sia a due passi, produrre un megawatt/ora costa già $44,5. Più del solare oggi.

L’anno scorso El Paso Electric ha concordato con la Public Regulation Commission del Nuovo Messico di vendere a $15 il mw/ora di una nuova centrale solare da 100 megawatt e a $21 quella di un’altra da 100 megawatt più 50 accumulati come riserva. Sostituiscono due centrali a gas che saranno dismesse a fine 2022.

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Nella rassegna quotidiana di Carbon Brief, la prima notizia è la bozza del prossimo rapporto Ipcc, vol. II, ottenuta dall’Agence France Press, thread in francese (Giec = Ipcc).

Per deprimermi, aspetto di leggere non l’originale – 4000 pagine solo per il volume II sugli impatti? – ma almeno il sommario per decisori e i key-points definitivi…

Agg. 24/06 Com. stampa dell’Ipcc, h/t Marina Vitullo