Ogni anno l’oca si ripromette di aprire un’agenzia on-line che raccoglie le puntate (anche ambo e terno) sui premi Nobel, e si dimentica finché i premi non stanno per essere assegnati.
Con lo spirito disinteressato che la caratterizza, segnala lo stesso agli scommettitori e alla concorrenza dove trovare i nomi più gettonati, i cavalli vincenti se non quest’anno magari il prossimo.
La società che assegna gli impact factor alle riviste, pubblica un elenco annuo dei ricercatori in “classe Nobel”, anche in economia, in base al numero di citazioni ponderato per disciplina. Finora se l’è cavata piuttosto bene, ma se Federico Capasso (Harvard) per la fisica sembra avere ottime chance, non son sicura che le misure di ridistribuzione, per es. della ricchezza ereditata, preconizzate dal terno Piketty-Saez-Zucman piacciano alla Banca di Svezia.
Visto il nome della testata, salto le presentazioni. I pronostici, suddivisi per sotto-discipline, sono meno conservatori dei precedenti. Per esempio nel terno dell’optical physics, oltre al solito Federico Capasso per la fotonica, c’è una donna: Lene Vestergaard Hau (Harvard) che malgrado la misoginia ambiente ha ridotto per prima la velocità della luce a quella dell’oca in bicicletta (da giovane).
Affida i pronostici a lettori che finora azzeccano un terno solo per baglio. Ma scommetterei volentieri un cappuccino su Omar M. Yaghi (UC Berkeley) più che per aver teorizzato la chimica reticolare – un modo di attaccare saldamente molecole – per le ricerche sui materiali che possono disinquinare l’aria, l’acqua e catturare il carbonio che emettiamo con i gas serra. Anche Muhammad Usman è un chimico ambientale, pakistano che ora insegna in un’università indiana, ma pubblica su riviste specializzate che non leggo. Chi-Huey Wong (Scripps) è un biochimico pluripremiato (foto di molti anni fa) che poi se riceve un Nobel i fisici puri e duri diranno che dovevano assegnargli quello per la medicina o la fisiologia
Come a tutti quelli pronosticati dal panel dell’American Chemical Society e dalla sua testata C&EN…
Per il terzo anno di fila, Manifold markets dà per favorita Katalin Karikó – ma il Karolinska cos’aspetta? – per i vaccini a mRna.
Le intelligenze artificiali chiacchierone basate sui “large language models” sono la delusione dell’anno, stando ai tentativi di Santo Fortunato e dei suoi studenti.
Agg. 02/10/2023: Il Karolinska s’è dato una mossa, l’oca vince un cappuccino.
03/10: a sorpresa un’altra donna premiata questa volta per la fisica ottica in attosecondi; l’oca perde un cappuccino.
04/10: Nobel per chimica assegnato “per la scoperta e la sintesi dei quantum dot”, l’oca avrebbe perso un cappuccino.

