Al liceo Stendhal, ci sono 8 seggi con gli ingressi segnati da transenne e un cartello con lettere iniziali del cognome degli iscritti. Alle 12.30 tutti gli ingressi sono deserti meno il mio dov’è c’è una fila insolita, circa 25 persone.
Strano, il numero di votanti è uguale per ogni cartello (quasi 1.700). Mentre aspettiamo di entrare ci scambiamo battute con due signore, gli uomini sono una minoranza. Sarà che a Milano prevalgono i Durant e i Dupont.
Nel cestino dell’isoloir dove si butta la scheda non imbustata, le due leggibili sono per Macron.
Fuori pioviggina, non c’è nessun ciclista che fa la mia strada e si ferma ogni tanto per commentare i giardini e i viali alberati. Forse è meglio così.
Affluenza in lieve calo… L’amica M.-C. dice che i sondaggi erano pessimisti. Per ora lo siamo un po’ tutte.
ocasapiens 
Neanche un sito italiano nella lista!
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Grazie per la segnalazione, mi sono salvato anche le liste. In effetti, pur non avendo idea della situazione in Italia, almeno un think tank nostrano (che conosce bene l’Heartland Institute) mi è passato per la mente….
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In altre lingue c’è soltanto un 3% di tedeschi, si vede che i volontari non parlavano altre lingue. Cmq l’IBL segue fedelmente il copione.
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Ed io che avevo impostato il commento in stile Harry Potter (‘Tu sai chi’)… Probabile, anzi, vedo che lo specificano pure riguardo la lingua inglese. Aggiungo anche con malizia (e sempre non avendo idea del quadro generale a parte qualche nome) che, in base alla colonna ‘Docs’, Tabella 4 del materiale supplementare, dai cui numeri si presuppone un’attività sistematica e persistente per gli scopi prefissati, magari gli autori hanno preferito restringere il campo agli attori principali (e ‘preminent’) e non a qualche ondivaga appendice..
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