Sciatori o meno, i Climalteranti sono molto attenti a quello che sta succedendo nella criosfera. Ieri parlavano delle vittime dei seracchi che si sono staccati dal ghiacciaio del Grand Combin, un po’ preoccupati dall’assenza di “regole d’ingaggio” e di “mappe del rischio”.

Eppure stando alla polizia cantonale del Vallese (e non solo) le regole ci sono:
- Quando l’isoterma di zero gradi si situa attorno a 4000m di quota, conviene raddoppiare di prudenza o rinunciare al percorso caso di dubbio. La regola d’oro è informarsi a monte del percorso scelto presso le guardie o le guide di montagna.
Se non ricordo male, in Francia e in Italia nell’estate di due anni fa non serviva chiedere informazioni. Courmayeur, Chamonix e altri comuni vicini al Planpincieux pubblicavano gli avvisi di rischio – preparati da Montagna sicura? – e vietavano le escursioni fino “all’abbassamento del livello di rischio“.
Quando in primavera fa un caldo estivo per settimane, forse è il caso di pubblicarli?
Anche le mappe esistono e vengono continuamente aggiornate dai ricercatori. Per esempio nel 2020 e in una rivista che mi capita di adocchiare:
- I nostri risultati rivelano una rapida ritirata dei ghiacciai in tutte le Alpi (−39 km² a−1) e cambiamenti dello spessore del ghiaccio che variano regionalmente (da −0,5 a −0,9 m a−1).
Nelle Alpi il tasso di riscaldamento è il doppio di quello globale, la criosfera si riduce “davanti ai nostri occhi”. Gli economisti – nonché assicuratori e ingegneri, presumo – stimano il rischio per le infrastrutture localizzate sulle stesse mappe usate da chi deve già gestire e adattare le attività turistiche ai cambiamenti climatici.
Jacopo Gabrieli, un glaciologo del CNR, racconta all’AdnKronos di essere andato con dei colleghi svizzeri a prelevare una carota dal Grand Combin nel 2019,
- «Ricordo che già allora le guide alpine svizzere mi dicevano che la via tradizionale era ormai in disuso per pericoli oggettivi».
La sua regola d’oro è quella della polizia cantonale, ma sembra dire che i bollettini, le “regole d’ingaggio”, vengono pubblicati anche in primavera:
- Con i cambiamenti climatici «cambia l’ambiente montano», prosegue Gabrielli sottolineando che, «tanto più in questo periodo, la regola d’oro è consultare i bollettini locali e le locali guide alpine sulle condizioni dei ghiacciai».
Per le scalate serve un’autorizzazione; dai Climalteranti ci chiediamo come mai era stata concessa. Forse se l’è chiesto anche il pubblico ministero del Vallese perché ha aperto un’inchiesta.
Agg. 03/07: “Marmolada, si stacca ampio seracco di ghiaccio: 6 morti e 9 feriti“…