Come dopo ogni strage, mi aspettavo un editoriale di Science sulle “misure di buon senso” per evitare che si ripetano, ma questa volta il direttore Holden Thorp si toglie il guanto di velluto.

O i peli dalla lingua. Denuncia la corruzione e le menzogne dei politici che ne sono responsabili:
- The common thread in all of the country’s revolting mass shootings is the absurdly easy access to guns. The science is clear: Restrictions work, and it’s likely that even more limitations would save thousands of lives. So why not take the laws much further, as other countries have done? The alternative is painfully obvious—living with more and more senseless carnage, courtesy of the National Rifle Association and their well-funded political lackeys.

Non servirà a niente? Forse, ma ricordare che la “scienza è chiara” aiuta le associazioni di ragazzi sopravvissuti (spesso accusati di essere “attori” e minacciati di morte) e di genitori spaventati che già ieri protestavano nella capitale di molti stati.

La seconda perché la prima è risultata in leggi utili in Florida per esempio, che il governatore De Santis ha già in parte sostituito con leggi dettate dalla NRA per aumentare le vendite di armi d’assalto e le vittime delle stragi.
E i fondi destinati per conto dei produttori alle campagne elettorali dei politici pro-stragi.
Il supplemento di Science riguarda la “molteplicità dei nostri microbiomi” con tre Perspectives in open access, due delle quali sull’asse “cervello-microbiota“, e tre rassegne solo per abbonati (peccato).
L’acqua “potabile” al piombo, dal 2014 l’unica fornita – a pagamento – agli abitanti di Flint dall’amministrazione repubblicana è un scandalo noto. Nel 2019 ce n’è stato un altro. L’inchiesta “L’acqua mortale di Flint” della trasmissione Frontline rivelava che i filtri distribuiti alla popolazione avevano causato un’epidemia di legionellosi nel 2014-2015. Eppure i filtri erano stati installati quando l’epidemia era già finita.
Su Retraction Watch, raccontano il seguito i ricercatori che l’avevano fatto notare ai colleghi che avevano analizzato i campioni raccolti dai giornalisti, e pubblicato i risultati sull’International Journal of Infectious Diseases.
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Negli short di Leonid Schneider, c’è un’altra brutta storia. La giudice Gabriela T. Comeca ha condannato l’antropologa peruviana Marcela Poirier a 1 anno e 8 mesi di carcere e a versare $48 mila di risarcimento all’antropologo ed ex ministro Luis Jaime Castillo Butters. Lui l’aveva accusata di diffamazione per averne denunciato le molestie sessuali all’Accademia delle scienze statunitense. L’accademia aveva svolto un’indagine, confermato che le denunce erano veritiere ed espulso Castillo Butters. Così aveva fatto anche l’università cattolica pontificia del Perù in seguito ad altre denunce, ma senza sanzionarlo.
A proposito di celebrità italiane, Leonid aggiorna i fan sul processo in Svezia contro il chirurgo Paolo Macchiarini (vedi anche il post precedente sui suoi collaboratori Walles & Walles) e sull’aumento esponenziale dei paper con grafici e immagini riciclate e dai conflitti d’interesse non dichiarati, prodotti tra il 1994 e il 2021 da Francesco Squadrito, un professore di farmacologia all’università di Messina, e famiglia.
Faccio anch’io i complimenti al prof. Vincenzo Loia per aver pubblicato nel supplemento della rivista da lui fondata e diretta ben 51 junk papers senza nemmeno leggerne i titoli. A differenza di Smut Clyde…
Sul Foglio, Enrico Bucci spiega perché certe malattie infettive sono in aumento e smentisce così le tesi di un consulente per l’economia e l’energia che mi querela per aver osato ritenerle infondate. A buon rendere, Enrico.
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