Al bar sotto casa si aspettano dei blackout come nel resto di Milano, ancora niente, siamo dei privilegiati. Il condizionatore è al massimo e la porta è spalancata per rinfrescare i clienti seduti nel “dehor” lungo il marciapiede.

Niente tenda da sole, per evitare la tassa sull’ombra. Poi oggi l’aria è così grigia che di sole quasi non ce n’era.
Risparmiare sulla bolletta e i gas serra?
Ricercatori della Nasa e della Noaa coordinati da Seiji Kato hanno usato dati satellitari (CERES) della radiazione in cima all’atmosfera (TOA) e misure in situ delle temperature oceaniche fino a 2000 metri di profondità, per calcolare il bilancio annuo dell’energia solare in entrata e in uscita tra il 2002 e il 2020.
I due sistemi di misura sono diversi, così come l’elaborazione dei rispettivi dati, scrivono sulle Geophysical Research Letters, ma il risultato è uguale:
- un aumento decennale del tasso di assorbimento di energia da parte della Terra, da metà 2005 a metà 2019, che attribuiamo a un calo dell’energia riflessa nello spazio dalle nubi e dai ghiacci marini, e ad aumenti dei gas serra ben mescolati e del vapore acqueo.
In quel periodo l’energia assorbita dagli oceani (90%) e dalle terre emerse è raddoppiata. Non vuol dire che sia la nuova tendenza, precisano. La variabilità naturale è dominata dall’Oscillazione decennale del Pacifico (PDO) che è appena oscillato nella fase fresca:

Come sempre, nei grafici le fluttuazioni più evidenti sono dovute all’Enso, al Niño caldo alternato alla Niña fredda. Com. stampa Nasa
Un anno fa è arrivata una Niña bella robusta e le temperature del Pacifico equatoriale sono calate. Tre mesi fa, tornavano sopra la media e sembravano annunciare un Niño, ma da un paio di settimane l’Enso è “neutro”. Magari è stato un falso allarme.
O una falsa speranza.
La Niña ha aggravato la siccità in California e nell’ovest degli USA. Dopo un inverno secco e caldo, manca l’acqua. Il livello dei laghi artificiali è così basso in Arizona e nel Colorado che gli elicotteri dei pompieri non possono prelevarci l’acqua per fermare gli incendi. Il livello del lago Mead, il “serbatoio” più grande alle spalle della diga Hoover sul fiume Colorado, è calato di oltre 40 metri.
Nel nord della California, scrive Katherine Gammon sul Guardian,
- quasi 17 milioni di salmoni sono portati al mare in camion mentre i fiumi dei loro habitat si prosciugano e l’acqua diventa troppo calda perché possano sopravvivere.
Previsioni da qui a settembre. Stando alla Nasa, l’ondata di calore “estivo” finirà insieme alla primavera.
Amici che stanno vicino a San Francisco dicono che in USA non c’è nessuna tassa sull’ombra. C’è un tax credit del 50% sulle tende da sole dei negozi e degli appartamenti.
Trovano esagerato chiamare giornate attorno ai 30 °C un’ondata di calore. L’articolo del Guardian è corretto, ma doveva spiegare che a patire di più sono i poveri e i senzatetto, non i salmoni. Comunque quelli portati al mare erano “baby salmoni d’allevamento”.
A proposito di blackout qui, in Francia o nel Texas, tonyscalari ricorda una ricerca uscita in febbraio, spiegata dagli autori su Carbon Brief: quando fa “troppo” caldo, la produzione delle centrali termoelettriche cala.