Guarda, mi dice la coscienza, con l’età non migliori neanche tu. Almeno fosse stato intervistato in prima serata o da una testata importante. Su, non infierire. Non miglioro, hélas…
D’altronde devo pur ringraziare il collega di Climalteranti che ha salvato per i posteri il pensiero “dell’ineffabile” Franco Prodi sul volume 1 del VI rapporto Ipcc.
Il “fisico e meteorologo di fama internazionale” per aver promosso la Chieti-Pescara Petition, non ha letto nemmeno il riassunto, così parte da un bizzarro benaltrismo:
- Più del riscaldamento climatico, dovremmo tutelare l’ambiente planetario
Su quale pianeta la temperatura ambiente non fa parte dell’ambiente e gli autoctoni vogliono tutelare il riscaldamento globale?
Detto questo,
- postula che gli articoli scientifici citati nel suddetto vol. 1 non esistono:
Ci sono gruppi di ricerca molto seri al lavoro su questo tema [dell’accelerazione del riscaldamento globale], ma è quanto meno controverso sostenere che questi [ultimi anni] siano stati i più caldi. Bisogna considerare che le serie storiche vanno corrette: molte stazioni meteorologiche rurali sono state inghiottite dalle città. Lo stesso dicasi per l’innalzamento dei mari.
2. Sostiene che è sbagliato voler rimediare agli effetti dei cambiamenti climatici perché le loro cause sono tuttora ignote:
la conoscenza del sistema clima non è ancora tale da poter fare previsioni accurate e attribuire con percentuali precise quanto l’innalzamento delle temperature sia influenzato da cause naturali o provocato dall’uomo.
Meno male che di mestiere non faceva il medico.
3. Immagina che le uniche ricerche sulle nubi siano state le sue:
Le nubi sono al centro del sistema climatico, ma vengono parametrizzate molto rozzamente dai modelli… Basta solo questo dettaglio per invitare alla massima cautela nell’attribuire all’uomo la causa del riscaldamento globale.
4. Resta saldamente nel Novecento:
Sono stato coordinatore di un progetto europeo sulle alluvioni. Tra il 1900 e il 1990 non abbiamo rilevato alcuna correlazione tra aumento delle temperature e numero di eventi estremi.
5. Prende sul serio il “fornello geotermico” di Adriano Mazzarella, che “si accende e si spegne sotto i ghiacciai dell’Artico”
Per quanto riguarda il ghiaccio artico, lo spessore è difficilmente misurabile. Dal satellite si vede una riduzione, ma c’è chi pensa che possa essere causata dal flusso di calore dall’interno della Terra.
Dal satellite – nel senso di una decina – si misurano volume e spessore dal 1979 e prima “si vedevano” dai rompighiaccio e dai sommergibili.
6. Difende il diritto di Big Oil & Coal a rovinarci la salute e l’ambiente:
L’aumento delle scorie prodotte dall’uso del combustibile fossile, per esempio, non può essere risolto dal solo ricorso alle energie rinnovabili. Bisogna potenziare la vera ricerca scientifica. Quei report possono portare a scelte non completamente accettabili per l’umanità.
Quei “report” essendo rassegne della ricerca scientifica falsa, vedi 1.
Falsivendoli
Da For better science, Smut Clyde e Leonid Schneider visitano il mercato delle false e/o inesistenti conferenze scientifiche, alle quali partecipano celebrità e premi Nobel sebbene sappiano che sono truffaldine. Fra le celebrità italiane:
- Giulio Tarro, pruricandidato al Nobel per la medicina per aver falsificato i dati dei propri esperimenti quando faceva ricerca nel laboratorio di Albert Sabin;
- e l’ineffabile genio di Capracotta, auto-candidato a due Nobel e, nonostante la tarda età, alla medaglia Fields riservata a matematici sotto i 40 anni.
A me piace la birra ma ho un tremendo reflusso..oltre al colon irritabile.
La quantità massima è un paio di bionde (piccole) a settimana..se capita una pizza ce ne infilo una media..ma poi la notte..mamma mia..
In questo caso, nel leggere la versione integrale dell’intervista al Prof., serviva un Bracardi triplo o uno di quei cocktail odiosi che ti servono forzosamente sulla spiaggia mentre sei per i fatti tuoi..
Ma è mai possibile dire cose del genere? Manco negli anni ’80 avrebbero retto tali frasi..oggi sotterrate da tonnellate di pubblicazioni.
A che pro(di)? ok, l’autoreferenzialità dei Prof. a volte traborda come l’Arno nel 1966 ma queste sentenze di cassazione messe li, insieme a massime indocumentabili, fanno davvero impressione.
E oggi si sono sfiorati i 50°C nel catanese..mentre scrivo il mio termometro segna 30,3..e vivo a Firenze e manca un’ora a mezzanotte.
Un cordiale saluto e un ringraziamento particolare per i dati e le notizie che propina gratuitamente sempre con interesse, precisione e professionalità.
stefano
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intendevo ‘propone’ e non ‘propina’ 🙂 ..la tarda ora fa brutti scherzi e me ne scuso..
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Va bene “propina”, stefano, è quello che faccio da una vita!
A volte mi chiedo se chi intervista Prodi e simili non lo faccia per discreditarli…
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@Sylvie Coyaud
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@Sylvie Coyaud
“A volte mi chiedo se chi intervista Prodi e simili non lo faccia per discreditarli…”
Si’… anch’io a volte ho delle ricadute di ottimismo.
Poi passano.
ps.: scusi il commento vuoto: non mi sono ancora abituato all’editor.
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