La natura della natura reale

Mi ha querelata un altro hameriano-quantistico, dico a M.-C. S’indigna, solidarizza e visto che mi difende l’editore, passa a rimproverarmi. Ho parlato di Helgoland con una superficialità da oca proprio. Ci è rimasta male,

Akexander Bogdanov Melawan Untuk Tua Namun Akhirnya Mati Melawan Takdir |  KASKUS
Alexandr Bogdanov a fine Ottocento

quando ne avevamo discusso ero d’accordo con lei. Ha “tutti i libri di Rovelli” (forse esagera), “è come se scrivesse per me” (ha fatto la tesi su Bachelard). Le avevo fatto addirittura comprare Sedotti dalla matematica. Come la bellezza ha portato i fisici fuori strada per via della prefazione

E perché Sabine Hossenfelder è una donna, ovvio.

Avrei dovuto citare qualcosa di quella prefazione. Rimandare a La realtà non è come ci appare. E mostrare come Rovelli sceglie in Helgoland la leggerezza – calviniana, mica ochesca o multimondista – per invitarci a leggere autori antichi o contemporanei, tutte quelle note! A sfruttare il poco che lei e io sappiano di fisica teorica, politica, filosofia, la nostra cultura tout court insomma, per pensare insieme a lui la realtà e la sua natura fisica anche se strana.

Ok, cito dalla prefazione:

  • I fisici della prima metà del ventesimo secolo avevano una solida e vasta cultura, che dava loro un ampio sguardo sul mondo e sul sapere. […] Quando hanno preso strade audacissime, come hanno fatto per esempio Einstein e Heisenberg, lo hanno fatto obtorto collo, e a ragion veduta: spinti dalla cogenza dei risultati sperimentali e delle contraddizioni interne fra teorie efficaci.

Poi i giovani scienziati hanno dovuto specializzarsi,

  • Ciò non permette di soffermarsi a riflettere sul perché si vada in una direzione o nell’altra. Questa leggerezza rischia di trasformare lo sforzo per comprendere la natura reale in un gioco sempre più astratto di ricami tecnici che rischiano di restare fini a se stessi.

Ne risulta una fisica

  • in difficoltà e un po’ spersa. […] A monte di tali derive c’è una cattiva filosofia della scienza. O, meglio, un’interpretazione fuorviante delle intuizioni di filosofi della scienza come Karl Popper e Thomas Kuhn. Dal primo si è tratta l’idea (assurda) che ogni teoria non ancora contraddetta dagli esperimenti debba essere considerata egualmente plausibile. Dal secondo l’idea (errata) che i passi avanti nella scienza siano tagli completamente radicali con il passato. Queste idee hanno nutrito un atteggiamento per cui vale la pena di esplorare qualunque ipotesi. Ma non è così che la scienza avanza.

(Figurarsi la medicina “quantistica”.) Qui va aggiunto che i teorici intervistati da Sabine H. non sono un campione rappresentativo,

  • Ci sono moltissimi teorici che restano con i piedi per terra,

e ammettono volentieri di non sapere.

“Dovevi”… accennare alle critiche più severe in altri libri recenti, La rivoluzione incompiuta di Einstein di Lee Smolin o Quale universo? Come la fisica fondamentale ha smarrito la strada di David Lindley.

Fatto questo, a pagina 200? dovevo spiegare perché troviamo l’interpretazione relazionale della meccanica quantistica – che sottende la gravità quantistica a loop – convincente, “laica e materialista”. Viviamo anche noi in un mondo di relazioni immateriali. Il campo elettromagnetico di Faraday è materia? E l’informazione di Shannon?

(Digressioni. Il magnete che s’attacca alla puntura del vaccino. I rapporti tra forze, noi due siamo un po’ rimaste a Newton, e i rapporti di potere. Né io né M.-C. sappiamo chi votare alle prossime presidenziali. “Chez les Verts, non mais t’as vu? Y a plein d’antivacs homéo-quantiques.” )

Sempre mentre c’ero, dovevo riassumere il dibattito in corso da decenni sulla deriva verso la bellezza. “Anche Dirac era caduto nel platonismo e aveva preso una cantonata“. Verso la matematica seducente di stringhe e superstringhe e delle particelle supersimmetriche e del multiverso. Sono usciti Qualcosa di nascosto a fondo di Sean Carroll e Fino alla fine del tempo di Brian Greene, infatti.

Se vuole, glieli presto. “No, grazie.”

Ce l’ha con i fisici platonici. Io no, men che meno con i matematici che li seducono. Molti anni fa, Imre Tóth – un filosofo della matematica – mi aveva detto che quando era in carcere durante la guerra, la matematica era il mondo dov’era libero.

“Dovevi…” Forse sì, ma M.-C. comincia a sembrare il dott. Franchini. Quindi forse no.

Chi ha letto gli altri libri di Rovelli conosce già la meta, chi sceglie Helgoland per iniziare la scopre per forza con una guida così. Non sarebbe giusto rovinare le sorprese, le strade per arrivarci, gli incontri inattesi. Meglio breve che prolissa come oggi e provare a incuriosire.

Esempio. Che cavolo c’entra Alexandr Bogdanov con i principi della meccanica quantistica?

2 pensieri riguardo “La natura della natura reale

  1. La vacca (anti)scientifica Coyaud continua la sua schifosa crociata nel tentativo di far passare per grandi scienziati dei porcari asserviti al crimine scientifico. Oggi è il turno della porcara Hosselfender, che non ha mai scoperto niente in tutta la sua vita di pseudo-ricercatrice, ma che è la cocca di pezzi grossi della mafia scientifica. Ridicolo che la mafiosetta scientifica Coyaud esalti delle piccole nullità come la porcara Hosselfender ed attacchi dei grandi scienziati che fanno il bene dell’Umanità come il Candidato al Nobel alla Fisica ed alla Chimica, ed anche alla Medaglia Filds alla Matematica, Professor Ruggero Maria Santilli. Il livello di corruzione della piccola Coyaud non ha limiti, ma il momento in cui il nostro Comitato per l’Etica in Scienza la porterà a render conto dei suoi crimini contro la Scienza e l’Umanità davanti al tribunale per i crimini contro l’umanità dell’Aia non è lontano. Chiederemo l’ergastolo per “sotto la scrivania del capo”.

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