(O’s digest tematico). Il governo Biden ha incaricato una “task force per l’integrità scientifica” di “Ripristinare la fiducia nel governo attraverso l’integrità scientifica e la politica basata sull’evidenza“. Alcuni gruppi di lavoro devono
- esaminare casi in cui le norme per l’integrità scientifica non erano rispettate,
e identificare buone pratiche e rimedi, anche per migliorare la formazione, rafforzare la trasparenza delle ricerche e proteggere la comunicazione scientifica. La task force chiede informazioni e suggerimenti entro il 28 luglio.
Good luck with that!

Mouais… come se bastasse reprimere disonestà locali e la disonestà non fosse incentivata lungo l’intera catena di produzione di massa. Comunque il compito spetterebbe all’Office for research integrity, ma oltre a essere a corto di personale e di fondi, non ha nemmeno un rappresentante nella task force.
Elisabeth Bik ha alcune idee. Se credessi che fosse possibile ripristinare l’integrità della ricerca e la fiducia in chi la fa onestamente e la difende, suggerirei la lettura di riviste che chiedono riforme del sistema di produzione “industriale” da un trentennio.
E per i “casi” abbonamenti a PubPeer, SciCheck e Schneider Shorts, raccapriccianti anche questa settimana.
Gideon Meyerowitz-Katz e James Heathers suggeriscono di accelerare la correzione delle pubblicazioni sbagliate e/o falsificate – il che richiederebbe editori non profit oltre alla repressione delle querele pretestuose.
Per la comunicazione, raccomanderei di retribuire decentemente gli addetti, pagarne le spese legali, scrivere “comunicato stampa” o “pubblicità” in maiuscolo in cima ai copia-incolla e pubblicare gli errata corrige in grassetto nello stesso posto dov’è comparsa la disinformazione.
Per esempio il servizio della 7 sull’onda di calore in Canada inizia con “la comunità scientifica è divisa” sulle cause del riscaldamento globale. Stessa ora l’indomani: “scusateci, da due secoli la comunità scientifica afferma che il riscaldamento globale è causato dai gas serra, compresi quelli emessi dalle nostre attività. La prossima volta, cercheremo di essere più aggiornati.”
Leonid Schneider se la prende con i titoli su Dragon man (H. longi) “nuova specie umana scoperta in Cina” e i com. stampa presi per oro colato. L’Economist è meno credulone.
Sul Foglio, la lotta di Enrico Bucci contro i cattivi scienziati è diventata quotidiana. Aveva scritto anche lui sulle falsificazioni anti-vax di Harald Walach & Co. (ritrattate dalla rivista Vaccines), forse lo interesserà l’articolo del ciarlatano austriaco su JAMA Pediatrics, una rivista solitamente seria, che Leonid citava stamattina in un commento sotto il post “Correlation ≠ causation, p… miseria”:
Altro fallimento pericoloso della peer-review. Altra ciofeca dovuta agli stessi motivi ideologici. Ai ragazzini vengono fatti indossare due tipi di mascherine con proprietà diverse, ma nella Tabella le misure della CO2 sono quasi identiche per le FPP2 e per quelle chirurgiche. Altre bufale sono spiegate nel primo commento. In breve, gli autori hanno scelto uno strumento che somma la CO2 aspirata ed espirata e tempi di misura che moltiplicano la somma…
Agg. 03/07 Demolizione a regola d’arte di James Heathers e nel commento n. 6 sotto la ciofeca.