I giustizieri

Per screditarsi un po’ di più, alcuni autori della dichiarazione di Great Barrington hanno creato l’istituto Brownstone, un sito dove propagandarne l’eugenetica light.

Non lo frequentavo, era nauseante anche prima della guerra. Ci sono capitata attraverso Health Nerd – epidemiologo e nettascienza molto scrupoloso – e così ho scoperto che Orac se n’era occupato pochi giorni fa.

Aggiungo solo qualcosa sull’origine della ghigliottina scelta dall’opinionista Jeffrey Tucker per non essere frainteso…

Il 22 agosto scorso su France-Soir, il sito “puta-clic”, “covid-sceptique, “conspi” del finanziere Xavier Azalbert, un ammiratore anonimo di Didier Raoult riassumeva – per così dire, è più prolisso di Orac! – le tesi complottiste già diffuse dalla testata. Dopo sosteneva che l’unica cura efficace per il covid era quella preconizzata da Raoult

  • (idrossiclorochina, azitromicina, ivermectina, vitamina D, zinco…)

e accusava con nome e cognome chi non l’aveva imposta – ricercatori e medici detti i “khmer bianchi”, giornalisti specializzati, twitteranti e il governo in generale – di corruzione, strage, ideologia europeista e mondialista, tradimento (omissis) e “rovina della Francia”. Infine sotto citazioni del ghigliottinato Saint Just concludeva:

  • Un processo dovrà tenersi. La Vedova (i.e. la ghigliottina) si spazientisce. Tutto è stato detto.

Era l’epoca dei manifestanti anti-pass e antivax con sul petto la stella gialla che invocavano un processo di Norimberga 2. L’articolo venne raccomandato da Raoult ai suoi 845 mila “abonnés” di Twitter e suscitò un misto di scandalo, denunce e derisione (il sito riceve fondi pubblici.)

Orac sviscera la “sete di giutizia” di Jay Bhattacharya, Martin Kulldorff, ricorda che un Norimberga 2 è invocato dagli antivax e illustra con una serie di tweet come la loro retorica “violenta” ma igienizzata” (sanitized) viene ripetuta e amplificata.

Norimberga 2 tarda, Anthony Fauci non è ancora in galera, in USA ci sono milioni di giustizieri armati fino ai denti, credo anch’io che sia pericolosa. In Francia penso di no.

Al massimo i giustizieri incendiavano o distruggevano centri vaccinali, spaccavano le vetrine delle farmacie, urlavano insulti davanti a un ospedale o s’accodavano ai camion che dovrebbero bloccare Bruxelles peggio di Ottawa, si smarrivano per strada e tornavano a casa prima di arrivare in Alsazia.

Comunque da quando c’è la guerra in Ucraina, la fanno sui social ai pacifisti e agli anti-Putin.

*

Sul Guardian, in “Come fermare le fake news sul Covid? Non silenziando gli scienziati che fanno domande difficili“, Zoe Williams difende opinioni – discutibili – di un prof. di Oxford, l’epidemiologo Carl Henegan, bannato da Twitter e conclude:

  • In realtà, questa non è un difesa di Heneghan, ora tornato su Twitter. Piuttosto c’è un difetto nel concetto di disinformazione e su come come prevenirne la diffusione.

In realtà, prima di essere bannato Heneghan aveva cancellato un anno di tweet insultanti o palesemente infondati come quelli contro l’uso delle mascherine, ed è sempre stato presente nei media conservatori e la BBC.

Le regole di Twitter saranno senz’altro incoerenti, ma Heneghan non diffondeva soltanto le stime del proprio modello, sbagliate, sul numero delle vittime. A fine ottobre 2020 sosteneva sul Daily Fail che non ci sarebbe stata un “seconda ondata” (non credeva che i virologi indiani avessero isolato la variante Delta?), e raccomandava a Boris Johnson – che gli diede retta – niente lockdown, niente sospensione dei voli da/per l’India ecc. ma isolamento di anziani, persone con comorbidità o a rischio, i.e. oltre un terzo della popolazione.

La strategia di Great Barrington che promuove da quando è tornato su Twitter…

Favola in tema di Carl Bergstrom (ogni allusione ai governanti della Lombardia è del tutto involontaria).

Una opinione su "I giustizieri"

  1. Segnalo una lettura interessante: https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/21677026221074678

    A Comparison of Mental-Health Outcomes in the United States and Italy at Different Levels of Cumulative COVID-19 Prevalence
    di Anthony Mancini e Gabriele Prati

    Mancini and colleagues studied how the prevalence of COVID-19 affected people’s mental health in four regions in the United States and Italy—two regions with high prevalence (New York City and Lombardy) and two regions with low prevalence (San Francisco and Campania). Prevalence’s effect on mental health depended on the country: Compared with low prevalence regions, high prevalence in the United States was associated with more general distress, posttraumatic-stress-disorder (PTSD) symptoms, and COVID-19 worry, but the opposite happened in Italy. The researchers also found that greater consumption of media related to the pandemic occurred in regions with worse mental health outcomes.

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