Da Climalteranti, è uscito “Problemi ed errori in un nuovo articolo del prof. Scafetta” di Gavin Schmidt. Ubi maior anser cessat, ho da ridire solo su “nuovo” perché l’anno scorso sulla rivista di un editore predone, il prof. Scafetta aveva comprato la pubblicazione di un articolo molto simile.
Avvertenza: è un post un po’ più tecnico del solito perché un errore riguarda la scelta di un test statistico notoriamente inappropriato.

Anche Adam Gabbatt sul Guardian parla del working paper dei politologi David Broockman (UC Berkeley) e Joshua Kalla (Yale)
- The manifold effects of partisan media on viewers’ beliefs and attitudes: A field experiment with Fox News viewers.
La selezione del campione rappresentativo è stata lunga e faticosa, dopo una prima scrematura su oltre 15 mila volontari solo 734 erano disponibili a rinunciare alla loro dieta-tivù preferita. Nel settembre 2020, 306 partecipanti erano stati “incentivati” con $15/ora a guardare CNN in prima serata tra il lunedì e il venerdì per un massimo di 7 ore alla settimana.
Tutti ricevevano 10 dollari ogni volta che compilavano il quiz per controllare se avevano davvero guardato Fox News o CNN.
Fra chi guardava CNN, il 10-15% non credeva più, per esempio, che sotto una presidenza Biden gli attivisti di Black Lives Matter avrebbero ucciso più poliziotti, che Trump doveva occuparsi delle proteste violenti più che della pandemia o che i democratici cercavano di rubare la rielezione di Trump votando per posta.
- Tuttavia … gli atteggiamenti su razza, cambiamenti climatici e ordine pubblico restano invariati.
A fine ottobre, il gruppo CNN aveva ricominciato a guardare unicamente Fox News e avrebbe votato per Trump lo stesso. Sunto nei tweet di Broockman, con commenti di Kalla e risposta alla domanda “come mai non avete fatto la stessa cosa con spettatori di CNN che guardano Fox News?” (spoiler alert: non avevano abbastanza soldi).
Quattro collaboratori di Carbon Brief hanno analizzato oltre 1,300 editoriali sul clima nei quotidiani nazionali britannici tra il 2011 e il 2021. In sintesi:

Come spesso da Carbon Brief, è un saggio con grafici interattivi e un sacco di dati. Vale la pena di leggerlo anche per capire come via via è cambiato il linguaggio e, salvo poche testate marginali, anche nei giornali conservatori dal 2019 gli argomenti riguardano la transizione energetica.
E’ successo anche alla stampa italiana, o sono ottimista?
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Su Nature, Yvaine Ye racconta il piano dell’Accademia cinese delle scienze per lanciare entro il 2026 un satellite con a bordo sette telescopi che per 4 anni cercherà una “Terra 2.0” in (quasi) tutta la galassia. Dal canto suo
- L’Agenzia spaziale europea ha previsto di lanciare nel 2026 la missione Planetary Transits and Oscillations of Stars (PLATO). Ha 26 telescopi, quindi un campo visivo molto più ampio, ma il satellite sposterà lo sguardo ogni due anni per osservare regioni diverse del cielo.
(link aggiunto)