Riepilogo

Nelle emergenze le notizie scientifiche mi sembrano appartenere a un altro mondo. Poco a poco smetto il doom-scrolling della cronaca, prima ricomincio a leggerle per vedere se parlano del disastro (Nature sì, le altre no), poi per non pensare al disastro e infine perché è un’abitudine che non vorrei perdere.

Vernice lavabile

Dalle rassegne stampa s’alza il gemito di politici e opinionisti rimasti feriti nell’attacco di “vandali” e/o “terroristi” al “cuore dello Stato”, due giovani di Ultima Generazione avendo spruzzato vernice all’acqua color salmone su un portone del Senato per protestare contro la scelta di finanziare l’estrazione di combustibili fossili.

O’s digest biodiverso

Da quest’estate uso Twitter come bloc-notes e, data la gestione di Elon Musk, non sembra una buona idea. Torno a mettere qui la rassegna stampa ochesca, così ritrovo paper e notizie che forse non interessano solo me. Indri, Madagascar, ottobre 2018, foto di Charles Sharp/Creative Commons

Verso Sharm el-Sheik

Gli ultimi sette anni sono stati i più caldi registrati dall’inizio dell’Ottocento, eppure la COP 27 che inizia il 6 novembre non pare interessare i media. Neppure gli sforzi eroici di John Kerry per tentare di ricostruire la “leadership” USA-Cina che aveva trasformato il vertice un po’ riottoso di Glasgow in un successo inaspettato.

La peer-review secondo Matteo

Nel 1968 Robert K. Merton pubblicava “The Matthew Effect in Science“. A suo avviso, il versetto “Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha” veniva

Sadi Carnot

Figlio del “grande Carnot”, il matematico che ha “salvato la Rivoluzione”, è morto nel 1832 di colera a 36 anni. Dieci anni prima aveva iniziato a scrivere l’unico saggio della sua vita sui tre principi della termodinamica: Réflexions sur la puissance motrice du feu et sur les machines propres à développer cette puissance.