Riepilogo

Nelle emergenze le notizie scientifiche mi sembrano appartenere a un altro mondo. Poco a poco smetto il doom-scrolling della cronaca, prima ricomincio a leggerle per vedere se parlano del disastro (Nature sì, le altre no), poi per non pensare al disastro e infine perché è un’abitudine che non vorrei perdere.

“Alto profilo”

“Non ho parole,” dice una cliente del bar sotto casa a proposito del nuovo governo. Dopodiché ne ha moltissime, gli altri avventori e la barista pure. Stesso umore fra gli ascoltatori di radiopop, nel mio giro di conoscenti e Ong. Per non disperare, consiglio due ricerche di alto profilo sul serio – secondo me.

Xi, ambientalista all’estero

All’assemblea generale dell’Onu l’altro ieri, il leader supremo ha promesso che la Cina “non costruirà più centrali a carbone all’estero”. Mi sembrava un’ottima notizia. Su The Conversation avevo letto “China finances most coal plants built today” di Jeff Nesbit, e l’avevo pure citato.

Delusioni e promesse

E’ fallito il trial Imbokodo della Janssen-Johnson & Johnson, con l’ennesimo vaccino contro l’Aids, scrive Jon Cohen su Science. Nel 2017 erano state arruolate 2.600 volontarie in Sudafrica e nei paesi confinanti, e ci sono state 63 infezioni nel gruppo placebo rispetto a 51 fra le vaccinate.

Povera ENI

La transizione ecologica? “Confermo, potrebbe essere un bagno di sangue,” risponde l’ineffabile ministro Cingolani a La Stampa a proposito di una sua frase citata da Beppe Grillo. In confronto la crisi climatica e ambientale in corso sembrava un pranzo di gala, quindi ha provato a correggere il tiro:

Un barlume, forse di più

Dopo un secolo di fallimenti chi ci sperava ancora? Questa settimana è uscito il preprint con i risultati del vaccino “R21/Matrix-M” contro la malaria. E’ stato sviluppato dallo Jenner Institute all’università di Oxford con un sistema simile a quello poi usato per l’anti-covid AstraZeneca, e prodotto dal Serum Institute of India.