O’s digest biodiverso

Da quest’estate uso Twitter come bloc-notes e, data la gestione di Elon Musk, non sembra una buona idea. Torno a mettere qui la rassegna stampa ochesca, così ritrovo paper e notizie che forse non interessano solo me. Indri, Madagascar, ottobre 2018, foto di Charles Sharp/Creative Commons

“Alto profilo”

“Non ho parole,” dice una cliente del bar sotto casa a proposito del nuovo governo. Dopodiché ne ha moltissime, gli altri avventori e la barista pure. Stesso umore fra gli ascoltatori di radiopop, nel mio giro di conoscenti e Ong. Per non disperare, consiglio due ricerche di alto profilo sul serio – secondo me.

Una lobby, due nomi

Fino a ieri il Global Warming Policy Forum, una sorta di Istituto Bruno Leoni fondato da nobili milionari inglesi, aveva il compito di dimostrare scientificamente che il Global Cooling era iniziato nel 1999.

Lauretta e le altre

Un’orsa marsicana, una farfalla di Ponza, uno storione dell’Adriatico, un rospo dell’Appennino, una lucertola delle Eolie: cosa manca nell’elenco? Un pennuto. Il Gobbo rugginoso, un cugino anseriforme, risponde l’oca (sapiens essendo un’aspirazione).

Il colonialismo del Nord globale

Nature Ecology and Evolution di settembre mantiene una promessa fatta l’anno scorso durante le proteste Black Lives Matter: ricordare ancora e ancora perché bisogna decolonizzare l’ecologia, l’evoluzione e le scienze in generale.

Il prato delle bufale

“Quant’è verde il mio Draghi?” chiedeva l’Economist una settimana fa. Per fugare ogni sospetto, il capo del governo incaricava il fido Leonardi di rassicurare i produttori di inquinanti e climalteranti. Nel “Nucleo tecnico per il coordinamento della politica economica”, il fido inseriva difensori del libero mercato nel senso del diritto di ammorbare noi e l’ambiente,Continua a leggere “Il prato delle bufale”