Una lobby, due nomi

Fino a ieri il Global Warming Policy Forum, una sorta di Istituto Bruno Leoni fondato da nobili milionari inglesi, aveva il compito di dimostrare scientificamente che il Global Cooling era iniziato nel 1999.

Ricordo con affetto l’articolo del prof. Terence Mills uscito nel marzo 2016 con una proiezione lineare (best fit in rosso) dal 2015 al 2020 derivata, con il modello econometrico ARIMA, dalle anomalie della temperatura globale nei quattro anni precedenti.

Nei grafici a p. 14, Gavin Schmidt ha aggiornato le anomalie a fine dicembre 2015 distruggendo così l’opera del povero prof. Mills. (Non sarò io ad aggiornarle a fine dicembre 2020 per deridere il Gwpf che aveva pagato £3000 per l’opera.)

L’altro compito della lobby detta anche “Gentlemen Who Prefer Fantasy” era di convincere i governi che ogni tentativo di limitare le emissioni di gas serra era dissennato e catastrofico. Da oggi lo svolge il suo sito NetZero Watch per cui ha modificato l’account Twitter usato per sette anni dal forum, nel senso del suo tuttofare Benny Peiser.

L’autore di Windfall, un perfido emigrato in Australia, ne ha approfittato per riciclare gli scarti in

climate change is definitely real @thegwpfcom

Il timore di NetZero Watch è che il governo di Boris Johnson tenga conto dei rapporti commissionati a ricercatori e li condivida alla COP26. Per es. quello del CREDS (Centre for Research into Energy Demand Solutions) sulle soluzioni per ridurre la domanda di energia in Gran Bretagna.

Il mio timore è che il Gwpf non commissioni più modelli così straordinari e ci tocchi soltanto i grafici aggiustati via via da Nicola Scafetta.

*

Domani inizia a Kunming, in Cina. il vertice della Convenzione sulla biodiversità che dovrebbe finalizzare un elenco (bozza) degli impegni da approvare fra sei mesi e da mantenere entro il 2030.

Su Science, Dennis Normile scrive che si prevede un annuncio importante di Xi Jinping, e molta aria fritta (prevedo io).

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Qualche lettore ricorderà – mouais… – che Smut Clyde e Leonid Schneider avevano documentato l’uso contro il covid, in Brasile, del proxalutamide raccomandato da Bolsonaro. E’ prodotto da una ditta che vanta nel proprio comitato medico Torello Lotti, l’omeopata quantistico nonché pregiudicato nonché principale scopritore dell’efficacia antivirale dell’ormone con il quale voleva far ricrescere i capelli.

La Commissione nazionale di etica della ricerca (Conep) accusa i responsabili del trial di aver ucciso 200 pazienti in Amazzonia, usando un protocollo diverso da quello autorizzato e falsificando i dati (nella réclame a pagamento su una rivista Frontiers).

La Conep ha anche scoperto che, oltre a Prevent Senior, un’altra catena di ospedali somministrava la “cura Raoult” – idrossiclorochina, azitromicina ecc. – per compiacere Bolsonaro e con gli stessi esiti letali.

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In Francia, il sindacato dei medici antroposofi che chiedeva 37 mila euro a Grégoire Perra per diffamazione e la soppressione di un suo articolo, è stato condannato oggi a versargli 25 mila euro, più 10 mila euro di spese legali, per querele vessatorie miranti a censurare le critiche.

2 pensieri riguardo “Una lobby, due nomi

  1. In Francia, il sindacato dei medici antroposofi che chiedeva 37 mila euro a Grégoire Perra per diffamazione e la soppressione di un suo articolo, è stato condannato oggi a versargli 25 mila euro, più 10 mila euro di spese legali, per querele vessatorie miranti a censurare le critiche.

    Hurrah!
    Anthropo$ophists are as awful as $cientologists.

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