Guerra e scienza

Al primo posto nell’O’s digest di oggi, il mensile Vita “Occupy Ucraina” perché nei bilanci di un anno di guerra non sono mai ricordate le attività di centinaia di Ong locali e internazionali. Sarà che staff e volontari sono pacifisti, non-violenti, giudicati a priori come parolai ingenui o codardi o ipocriti…

Riepilogo

Nelle emergenze le notizie scientifiche mi sembrano appartenere a un altro mondo. Poco a poco smetto il doom-scrolling della cronaca, prima ricomincio a leggerle per vedere se parlano del disastro (Nature sì, le altre no), poi per non pensare al disastro e infine perché è un’abitudine che non vorrei perdere.

Da un fou-rire all’altro

(Se sapete già tutto, saltate il resto. Buon anno.) Post per chi sta lontano da Twitter e rischia di perdersi un momento di felice ilarità collettiva: un tweet ironico in gergo giovanile e uno auto-ironico di Greta Thunberg stanno facendo ridere >250 milioni di persone insieme e per lo stesso motivo da tre giorni. Dev’essereContinua a leggere “Da un fou-rire all’altro”

Short dell’oca

Sono usciti i short di Leonid Schneider, così lascio spiegare a lui perché ieri la senape m’è salita al naso quando i boss politici dell’IHU-Méditerranée diretto da Didier Raoult hanno deciso sostituirlo con Pierre-Edouard Fournier, il suo braccio destro, coautore di paper indecenti e principale copri-magagne.