Al primo posto nell’O’s digest di oggi, il mensile Vita “Occupy Ucraina” perché nei bilanci di un anno di guerra non sono mai ricordate le attività di centinaia di Ong locali e internazionali. Sarà che staff e volontari sono pacifisti, non-violenti, giudicati a priori come parolai ingenui o codardi o ipocriti…
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Riepilogo
Nelle emergenze le notizie scientifiche mi sembrano appartenere a un altro mondo. Poco a poco smetto il doom-scrolling della cronaca, prima ricomincio a leggerle per vedere se parlano del disastro (Nature sì, le altre no), poi per non pensare al disastro e infine perché è un’abitudine che non vorrei perdere.
Da un fou-rire all’altro
(Se sapete già tutto, saltate il resto. Buon anno.) Post per chi sta lontano da Twitter e rischia di perdersi un momento di felice ilarità collettiva: un tweet ironico in gergo giovanile e uno auto-ironico di Greta Thunberg stanno facendo ridere >250 milioni di persone insieme e per lo stesso motivo da tre giorni. Dev’essereContinua a leggere “Da un fou-rire all’altro”
Amnesty in Ucraina
Amnesty International è la più grande e influente delle Ong che difendono i diritti umani. Come a tutti, le succede di fare valutazioni discutibili e di dare notizie (news sul sito) ambigue e/o dal titolo fuorviante.
Snowflakes
Dall’inizio della pandemia, John Ioannidis ha pubblicato ancora più paper del solito, la qualità ne ha risentito, la sua reputazione anche. Ora le riviste ad alto fattore d’impatto sembrano meno accoglienti.
Short dell’oca
Sono usciti i short di Leonid Schneider, così lascio spiegare a lui perché ieri la senape m’è salita al naso quando i boss politici dell’IHU-Méditerranée diretto da Didier Raoult hanno deciso sostituirlo con Pierre-Edouard Fournier, il suo braccio destro, coautore di paper indecenti e principale copri-magagne.
The hunger war
In Ucraina, un missile russo ha centrato uno dei carri merci noleggiati dalla World Central Kitchen (WKC), diretti verso una città non ancora rasa al suolo nel Donbass. Senza fare vittime, per fortuna.
Bad Press Award?
Ok, Panorama non è l’Economist, ma in redazione qualcuno che sappia dove s’iniettano i vaccini non c’era?
A voté
Arrivo al lycée Stendhal con la mascherina chirurgica. Prevale la Ffp2 a maggioranza bulgara. Ne ho una in tasca. La cambio? chiedo al giovane in Ffp2 dietro di me nella fila. “Non, c’est pas la peine.”
Survival bias
Per tacito consenso, al bar sotto casa non si parla di “ritorno alla normalità” in presenza di un avventore che non tollera né misure di contenimento né dissenso.