(O’s digest). E’ il titolo dello speciale di Nature, una raccolta di articoli e paper quasi tutti in open access. Da far girare nelle Ong per i dati aggiornati, i punti di vista, le priorità, gli obiettivi a lungo termine che questo tsunami di emergenze a volte ci fa perdere di vista.

Ci sono molte cose sulle quali discutere con chi fa ricerca in materia:
- Che misurino gli effetti della pandemia o che provino interventi per far uscire persone dalla povertà, il messaggio è semplice: raccogliere l’informazione giusta aiuterà a mitigare i danni causati dalla disuguaglianza.
Ottime intenzioni e auguri. Ma che cosa rende un’informazione “giusta”? Come si decide che certe informazioni sono sbagliate o irrilevanti?
Queste per esempio?
(E’ un breve video della campagna d’informazione MeWe, altri si potranno vedere al Festival della partecipazione che inizia domani a Bologna. E’ anche un modo di ringraziare tutt* quell* che hanno permesso ad Action Aid di compiere 50 anni. Da domani si tiene anche l’assemblea di Action Aid Italia, sarò felice di rivedervi “in presenza” dopo due anni di Zoom.)
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Ci sono pure sei paper in open access per chi ama la fisica e la fisica della materia, ne segnalo metà:
- Solar flare accelerates nearly all electrons in a large coronal volume, tempestivo, vista la tempesta in corso (don’t panic);
- Continuous Bose–Einstein condensation, come realizzare un’onda iper-condensata di atomi di stronzio e renderla perenne – in teoria – con dei rabbocchi;
- Observation of a correlated free four-neutron system, ricetta per far apparire e subito sparire un tetraneutrone “risonante” nell’elio-8. Recensione un po’ scettica di Lee Sobotka e Maria Piarulli.