Un mese fa, un “sistema” di distrazione dell’oca chiamato Zephyr 8, metà velivolo e metà satellite a pilotaggio remoto ed energia solare, è partito da Yuma, Arizona, per il Belize e ritorno. Senza mai atterrare.
Nel 2015 il viaggio del Solar Impulse era più palpitante, però… Superato il test e battuto il proprio record del 2018, da una settimana con le sue acrobazie Zefirotto scrive e disegna nel cielo dell’Arizona. Senza mai atterrare né fermarsi perché durante il giorno il Sole gli ricarica le batterie per la notte.
Decine di appassionati pubblicano i messaggi del suo volo, codice #Zulu82, a volte prima che siano completati:

A volte i graffiti si sovrappongono e si fatica a distinguere la firma dell’artista. A volte le interpretazioni divergono:

Zephyr vola negli USA ed è stato progettato e costruito in Inghilterra, fin qui ci arriviamo tutti. Ma quel menhir verde in alto a sinistra è britannico e Zephyr è incrollabile come Stonehenge? O Airbus essendo francese, da piccolo Zephyr è caduto nella pozione magica come Obélix?
Oppure è la Liberty Bell e tutta un’altra storia?
Quaggiù invece
Il Guardian pubblica “immagini e grafici” del caldo estremo in vari paesi dell’emisfero. Ieri segnalavo l’elegia per il Po in secca, ma la siccità imperversa anche in Gran Bretagna e per di più parecchi fiumi sono inquinati da liquami non trattati da quando l’acqua è stata privatizzata.
I francesi si lamentano perché ci sono “restrizioni” in un terzo dei dipartimenti. (In Normandia, M.-C. si lamenta della mappa del governo perché non indica i comuni con “divieti”, come il suo…)