Per distrarci da un’attualità deplorevole come al solito, oggi i Proceedings of the Royal Academy of Science B pubblicano una “buona notizia per le blatte”: “Gustatory polymorphism mediates a new adaptive courtship strategy“.

Premessa 1: per tener impegnata la blatta il tempo necessario a fecondarla il blatto secreta dalle ghiandole tergali “regali nuziali” pieni di maltosio e dei zuccheri affini più appetitosi nel cibo che trovano in natura e nelle case.
Premessa 2: da decenni anche le esche usate per sterminare la Blatella germanica contengono maltosio – idrolizzato in glucosio dalla saliva femminile – e zuccheri affini. I ceppi più esposti allo sterminio hanno quindi evoluto un’avversione al glucosio (ceppo chiamato “GA” per glucose averse).
Ayako Wada-Katsumata et al. sapevano come tutti che gli insetticidi sono diventati meno efficaci. In una ricerca precedente, avevano appurato che i regali nuziali dei blatti domestici GA erano sempre ben accetti, quelli dei blatti selvatici (ceppo WT per wild type) erano spesso rifiutati con sdegno.
Per capire come mai, gli autori hanno riprodotto questa “veloce pressione selettiva antropica” in laboratorio incrociando per generazioni 200 blatte del “ceppo WT (Orlando Strain, raccolto in Florida nel 1947)” con 200
- blatte di un ceppo GA (T-164, ottenuto in Florida in 1989) selezionato in laboratorio con esche tossiche contenenti glucosio … per fissare il carattere omozigote GA nella popolazione (circa 150 generazioni al 2020).
All’ottava generazione nel proprio lab, gli autori fatto una seconda selezione incrociandone 400 per altre 6 generazioni e dividendo i ceppi GA e WT ottenuti in omozigoti aa (glucose accepting) e AA (glucose averse).

L’esperimento vero e proprio è consistito nel somministrare diete differenziate a blatte omozigoti o eterozigoti WT e GA di 5 giorni: una diluizione di secrezioni tergali maschili WT o GA, con e senza aggiunta di saliva femminile. Digiuno per il gruppo di controllo.
Le femmine GA passavano meno tempo a cibarsi con offerte di maschi WT riducendo il tempo in cui stavano ferme e copulabili. La stessa cosa avveniva durante il consumo di secrezioni non diluite.
Salto le analisi chimiche o non la finisco più.
Quei ceppi di blatte domestiche hanno fenotipi diversi (polimorfismo) delle cellule gustative. Per loro, il glucosio ha un sapore amaro. Ma il blatto domestico ha evoluto una contromossa. Nei suoi regali, il maltosio e affini sono sostituiti con uno zucchero più “complesso” e altrettanto appetitoso per le femmine GA e WT.
Morale: a furia di pesticidi, stiamo estinguendo le blatte wild type.
- Sotto la forte pressione selettiva delle esche tossiche contenenti glucosio, le blatte WT e GA eterozigoti (minore sensibilità al glucosio come sapore avverso e quindi minore rifiuto del glucosio) verrebbero sradicate dalle esche e rapidamente sostituiti da blatte GA omozigoti che evitano di mangiare le esche (selezione ‘naturale’). Se la pressione della selezione persistesse, le femmine GA preferirebbero i maschi GA che esprimono i nuovi tratti di corteggiamento adattivo (accoppiamento positivo-assortativo sotto selezione sessuale), sfalsando (biaising) la competizione intrasessuale maschio-maschio a favore dei maschi GA e, infine, spingendo la popolazione all’omozigosi di entrambi i GA e i tratti alternativi del corteggiamento maschile. Questi genotipi sarebbero quindi favoriti perché ripristinano sia il successo del foraggiamento che dell’accoppiamento e la fitness generale di entrambi i sessi.
Su Science, appena scaduto l’embargo, è uscita una recensione divertita di Elisabeth Pennisi alla quale devo “buona notizia per le blatte”. Aggiunge ma non per chi vuole liberarsi “di quei parassiti”.