Diplomazia vaccinale

Peter Hotez del Baylor College of Medicine, in Texas, è l’autore di “Vaccines didn’t cause Rachel’s autism” – Rachel è sua figlia – e di “Preventing the Next Pandemic: Vaccine Diplomacy in a Time of Anti-Science“. Su Nature usa una retorica da guerra fredda che non mi aspettavo:

  • Le Nazioni Unite e i più alti livelli dei governi devono affrontare la Russia in modo diretto, anche aggressivo [confrontational], e agire per smantellare i gruppi anti-vaccino negli Stati Uniti. […] Diventa sempre più chiaro che una controffensiva è necessaria per far avanzare l’immunizzazione.

Eppure sa che l’Europa e gli USA hanno movimenti anti-vax autoctoni da oltre un secolo, rafforzati dal paper falsificato di Andrew Wakefield, uscito nel 1998 e che il Lancet ha rifiutato di ritrattare per 12 anni.

La propaganda anti-scienza russa è documentata da ricerche sui social – oggi Carl Bergstrom partecipa a una controffensiva – ma in USA altre ricerche mostrano un’influenza maggiore di Fox News, il megafono di Trump e del suo partito.

Gli studi che ho letto sono quasi tutti USA-centrici, solito problema. Sarei curiosa di vedere i rispettivi tassi di diffusione della disinformazione russa, americana e autoctona. Sui vaccini hanno una penetrazione diversa da quella di false cure o della fusione fredda? La comunicazione istituzionale si è rivelata più efficace di quella dal basso, da persone fidate all’interno di una comunità che conoscono bene?

Quale difesa va organizzata e dove per proteggere i più indifesi dal covid, dalla disinformazione e dai conflitti d’interesse, insomma.

Come per la crisi climatica e le sue possibili soluzioni, trovo frustranti gli appelli a una controffensiva prima di sapere come, dove e perché. Nel caso dei vaccini contro il covid, mi sembra poco sensato e molto ingenuo demandare la censura di fake news sanitarie a una nuova agenzia dell’Onu e ai vertici dei governi.

Quelli che il covid è una banale influenza e uccide solo vecchi malati che sarebbero morti entro l’anno? Che assecondati da “scienziati” promuovono la candeggina, la clorochina e derivati, lo Sputnik che la maggioranza dei russi non vuol farsi somministrare, gli integratori alimentari, la medicina ayurvedica o tradizionale cinese, il liquore d’artemisia e altre ciarlatanerie?

Dovrebbe già denunciarle l’Organizzazione mondiale della sanità e non può farlo perché provengono dai governi in nome dei quali agisce.

I negazionisti ci saranno sempre e dappertutto, penso, e sono (quasi) certa che sia sbagliato scegliere un capro espiatorio, un singolo nemico esterno da affrontare “anche aggressivamente”. Meglio cercare alleati ovunque si trovino e dar loro una mano.

(E’ la mia réclame di oggi per debunker e nettascienza, soprattutto se querelat* da spacciatori di fantamedicina.)

2 pensieri riguardo “Diplomazia vaccinale

  1. Questa storia dell’influenza (o poco più) la sento trita e ritrita anche da persone che considero sveglie..
    Sinceramente sapevo che l’influenza stagionale, nei rari casi in cui evolve negativamente, è fatale in una piccola percentuale di casi e, se non ricordo male, sono circa 300/400 mila nel mondo le persone che purtroppo perdono la vita per complicanze sopraggiunte (immagino cardio-circolatorie e/o respiratorie), ogni anno.
    Sappiamo che il covid ha già passato i tre milioni di vittime..non c’è confronto quindi.
    Quello che c’è di sicuro è che anche persone intelligenti e preparate dimostrano, molto spesso, una cultura scientifica che si discosta poco dai principi fondanti la Flat Earth Society et similia.
    Avevo come amico un operaio che credeva che il riscaldamento globale fosse una bufala delle lobbies delle rinnovabili (mentre quelle del petrolio sono negozietti di rione..)..ma almeno faceva l’operaio e si era fermato alla terza media. Insomma un’ignoranza dell’argomento scusabile e relativamente ‘accettabile’.
    Un saluto.
    stefano

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    1. Sì, spesso vogliamo rassicurarci, non è niente, passerà con il bel tempo ecc. Alcune pandemie di influenza sono state tremende, ma adesso ci sono vaccini e farmaci abbastanza efficaci. L’inverno scorso non c’è stata per via delle misure anti-covid, mascherine, lock-down ecc.

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