Stefano Cosmaro mi chiede cosa penso dell’articolo di James Hansen e Makiko Sato, “August Temperature Update & Gas Bag Season Approaches“. Recensione.
- Prima la buona notizia, la nuova previsione della NOAA per i tropici ha una Nina più profonda che dovrebbe mantenere la temperatura globale in linea con la tendenza 1970-2015, almeno per alcuni mesi (linea verde a destra):

Quand’è che tutti useranno lo stesso periodo di riferimento? Sigh…
- La cattiva notizia: s’avvicina la stagione dei palloni gonfiati – la prossima Conferenza delle Parti (COP26) dal 1 al 12 novembre. I palloni gonfiati politici non vi faranno vedere i dati che contano perché rivelerebbero i loro miseri risultati.
I dati che contano sono l’aumento della concentrazione atmosferica di gas serra e dei consumi di energia, ma anche delle alternative ai combustibili fossili, una carbon fee mondiale – pagata dai produttori e ridistribuita ai consumatori – che rendono meno conveniente usare l’atmosfera “come una discarica di inquinanti”.
- Storicamente l’energia nucleare è stata la più veloce nel produrre elettricità carbon free. […] Dati i materiali necessari per costruire centrali moderne e il prezzo del combustibile, il costo dell’energia nucleare diventa competitivo, rispetto a quella fossile, grazie alla produzione di massa di reattori modulari […], ma il potenziale per un rapido dispiegamento sarà raggiunto solo se i governi lo sosterranno come hanno fatto per le rinnovabili. Ci sono motivi di ottimismo.
Davvero?
- La Russia ha già accordi per fornire centrali nucleari a 27 nazioni. Gli USA sono stati leader nel garantire tutele internazionali che scoraggiano la proliferazione delle armi [atomiche], ma possono continuare a esserlo solo se sono un leader della tecnologia nucleare. Molte, se non tutte, le nazioni che hanno firmato una cooperazione con la Russia userebbero invece gli USA come fornitore se gli USA assumessero di nuovo il ruolo di leader responsabile.
Per ora sono gli inattivisti a sostenere “l’opzione nucleare”. E il Gentile dott. Mariutti, l’unico ad accusare gli ambientalisti di “totalitarismo” perché vorrebbero sostituire le energie inquinanti con quelle meno tossiche, e di progettare così il “genocidio dei poveri“.
Con Jim Hansen ne abbiamo parlato spesso, ero e resto favorevole anch’io alla ricerca per riciclare plutonio e uranio militare in reattori di IV generazione.
Ma…
- I reattori modulari hanno tuttora problemi di ingegneria, e a parità di potenza sono più costosi di quelli tradizionali (nota 1).
- Quasi tutti i paesi del mondo hanno buoni motivi per non fidarsi degli USA, e per ora il ruolo di leader spetta alla Cina (2).
- La Russia ha accordi da un decennio con 27 paesi, ma in costruzione soltanto due centrali: una quasi terminata in Bangladesh, una appena iniziata in Turchia. Costo: $25 miliardi cad., finanziati al 95% dalla Russia con un investimento approvato della Duma. Dubito che il Congresso faccia altrettanto.
- I prototipi di reattori a sali fusi, modulari o meno, si moltiplicano (NuEnergy, Seaborg, Terrestrial Energy e in Cina), ma lo scetticismo è giustificato (3).
Così la pensano gli esperti citati nelle note. Ho obiezioni diverse.
- Nei paesi democratici, l’energia nucleare richiede fiducia nei governanti. Scandinavia e Nuova Zelanda a parte, dove sarebbe?
- Nei paesi poveri, è ingiustificabile spendere $25 miliardi più gli interessi per una centrale, quando mancano acqua potabile, sanità pubblica, rete elettrica adatta o tout court, e perfino le industrie alle quali collegarla.
Jim non sembra capirlo.
A proposito della carbon fee, dice che i giovani sono sempre più convinti che sia una soluzione equa (citation, please). A un’estremità si oppone BigOil & Coal, e
- all’altra estremità c’è gente che arrafferebbe i soldi per il suo programma sociale preferito.
Ne faccio parte. Ci mancherebbe solo che oltre a intascare le tangenti sulla costruzione di una centrale e delle infrastrutture necessarie al suo uso, i cleptocrati arraffassero pure la carbon fee. Ci sono cleptocrati al governo anche nei paesi ricchi, esempi a richiesta.
O’s digest nel prossimo post.
Note
- “The challenges and opportunities in financing small modular nuclear reactors”, OECD-NEA, 21 maggio 2021; Peter Sinclair, “What role for small modular nuclear reactors in combating climate change?”, Yale Climate Connections, 14 settembre 2021
- Smriti Mallapaty, “China prepares to test thorium-fuelled nuclear reactor”, Nature, 9 settembre 2021; “China’s HTR-PM reactor achieves first criticality”, World nuclear news, 13 settembre 2021
- M.V. Ramana, “Nuclear power: Why molten salt reactors are problematic and Canada investing in them is a waste”, The Conversation, 14 settembre 2021
Chissà Jim cosa penso di questo:
https://thebulletin.org/2021/08/us-attorney-details-illegal-acts-at-construction-projects-sealing-the-fate-of-the-nuclear-renaissance/
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Errata corrige: pensa
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Ah, è andato in moderazione il mio messaggio precedente (nel quale c’era l’errore)
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