Tre mesi fa, il British Medical Journal pubblicava uno scoop del complottista Paul Thacker: i dati degli esperimenti clinici con il vaccino anti-covid di Pfizer erano truccati, la FDA doveva sospenderne l’autorizzazione e la somministrazione.
La bufala detta Pfizergate veniva difesa urbi et orbi da Peter Doshi, il redattore del BMJ che l’aveva commissionata, secondo il quale l’Hiv non causa l’Aids, i vaccini sono dannosi ecc. In Italia era intervistato dai creduloni di Report che lo presentavano come “uno tra i massimi esperti mondiali di trial clinici”.
Al debunking veloce dei soliti nettascienza e siti di fact-checking (anche in Italia), la rivista ha risposto tentando di screditare il ricercatore più accurato nel documentare, non solo le falsità e le esagerazioni di Thacker, ma la loro propagazione. Da dicembre, la tesi della rivista è che Pfizergate non è mai diventato virale e quindi va lasciato in bella vista. Peccato che si basi su dati sbagliati.
Una volta la cronaca del BMJ era affidabile, uscivano inchieste scomode e correzioni tempestive.
Bei tempi.
Fine dell’aggiornamento per chi non si fida dei vaccini a mRna.
Ai vaccinati Pfizer e Moderna, segnalo che la fiducia – di più le vite salvate, ovvio – ha conseguenze: giovedì è iniziato il trial di fase 1 con un vaccino a mRna contro l’Hiv. Speranze pochine, in 30 anni nessun vaccino ha superato la fase 3. Ma con un interruttore diverso per bloccare la riproduzione del virus?
Avvertenza: è solo un preprint.
Un vaccino classico e facile da produrre anche nei paesi poveri – “prodotto” nelle uova di pollo come quello dell’influenza – è risultato più efficace di quelli a mRna, stando ai dati preliminari dei trial in corso in USA e Messico.
Avvertenza: è solo un preprint, gli autori hanno un conflitto di interessi, non siamo topi.
Un vaccino “booster” senza adiuvanti, in spray nasale, con mRna di due proteine (Prime e Spike, il nome del prodotto) comuni al Sars-Cov-2 e varianti, Omicron compresa, induce immunoglobuline A, “robuste” cellule T e B della memoria immunitaria nelle mucose respiratorie, inibisce la trasmissione del virus, e
- protegge completamente i topi parzialmente immuni da un’infezione letale del Sars-Cov-2.
Ci sono altri vaccini spray allo studio, ma non ho visto risultati in vivo. Ci vorrebbero, viste le vittime di Omicron in Israele e in Sudafrica, e il numero di bambini ricoverati per covid grave nei paesi europei dove prevale Omicron – che infetta di più le mucose respiratorie.
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Letti su Nature
- un ottimo riassunto di Tosin Thompson per chi non se la sente di leggere il (lungo) paper del Lancet sulle vittime di microbi resistenti agli antibiotici nel 2019.
- i risultati del sondaggio, svolto dall’IPCC Task Group on Gender fra gli autori IPCC sulle discriminazioni di genere. Asbtract: diminuiscono, ma non abbastanza;
- cont. forse…
Segnalo questo articolo di Valigia Blu che raccoglie un po’ tutte le informazioni su quarta dose (sì o no?) e vaccini in studio:
https://www.valigiablu.it/quarta-dose-vaccino-universale-coronavirus/
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Grazie, mi sembra un buon riassunto della discussione.
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