La festa continua

(O’s digest) Oltre ai paper delle collaborazioni ATLAS e CSM sul bosone di Higgs che segnalavo, Nature pubblica

  • una copertina dedicata al decennale dell’annuncio della scoperta;
  • un editoriale “Particle physics isn’t going to die — even if the LHC finds no new particles” sul futuro della fisica che non consiste solo nella caccia alle particelle (contrariamente a quanto ha fatto sembrare il battage attorno all’LHC e all’Higgs…)
  • la Perspective “The Higgs boson turns ten“, insieme rassegna e progetto di ricerca sui possibili legami tra “il settore dell’Higgs con i misteri irrisolti della fisica delle particelle”;
  • una recensione “Peter Higgs: the man behind the God particle” al libro di Frank Close “Elusive: How Peter Higgs Solved the Mystery of Mass”, su un fisico “notoriamente” timido e ostile alle luci della ribalta.

Anche l’Economist recensisce il libro di Frank Close e nella sezione Scienza riassume lo speciale di Nature in una Perspective per noi dummies intitolata “Ten years on from the Higgs boson, what is next for physics?”. Concisa e sostanziale.

Ci sono i risultati annunciati dalla collaborazione LHCb, una breve storia del modello standard tutt’altro che “elegante”, la delusione per l’assenza di particelle supersimmetriche nelle collisioni dell’LHC, e tutti o quasi tutti i “misteri irrisolti”. Dalla “natura” della materia e dell’energia oscura fino a quelli meno cosmici e quindi mediatici di certi mesoni e quark sui quali adesso che è potenziato l’LHC potrebbe gettare qualche lume.

Occupa l’intera sezione ed è fatta veramente bene, trovo, ma il capolavoro è questa copertina su Boris Johnson, un festeggiamento anch’essa per certi versi perché era sgradito all’Economist per la cialtroneria e le bufale da quando era sindaco di Londra.

7 + 3 = ?

Tornano d’attualità i paper problematici dell’ex rettore Giorgio Zauli et al.

Da un lato il prof. Lucio Picci dell’università di Bologna ha scritto un post sul “potere assoluto all’università di Ferrara” dell’erede della carica. Lucio trova insolito che la nuova rettrice si tenga come direttore generale il prof. Galvan che ha dovuto scusarsi pubblicamente di aver diffamato il prof. Pugiotto, ex presidente del Comitato etico.

Il quale aveva scritto la verità in un rapporto del comitato, riguardante l’indagine chiesta dall’allora rettore Zauli su 10 delle proprie pubblicazioni.

Il rapporto era rimasto segreto. Se il prof. Galvan non avesse accusato via stampa il prof. Pugiotto di aver scritto menzogne per favorire un gomblotto, quest’ultimo non l’avrebbe querelato. Daniele Oppo di Estense non avrebbe assistito all’udienza durante la quale è saltato fuori che una pubblicazione era inficiata da un possibile “errore materiale” e in sei c’era un coppia/incolla della stessa immagine “ad illustrare esperimenti diversi in pubblicazioni diverse”.

Dall’altro lato, venerdì scorso sono uscite le note del direttore di Clinical Cancer Research preoccupato (“concerned”) dalle immagini copia/incollate in altrettante pubblicazioni dell’ex rettore sulla stessa rivista nel 2011, 2013 e 2013. Non erano nelle dieci elencate prima da Leonid Schneider e poi dall’allora rettore Zauli.

Sulla stessa rivista nel 2013 e nel 2013? Per dirla con il prof. Picci,

  • Ci vorrebbe la penna di Giorgio Bassani, per trattare questi fatti in modo lieve.

*

In Francia è peggio

Per la serie mal comune nella ricerca biomed…

Pochi giornali si erano stupiti dalla scelta del braccio destro di Didier Raoult per sostituirlo come direttore dell’IHU-Méditerranée, l’istituto di ricerca di cui entrambi hanno distrutto la reputazione, come rivelato dall’indagine dell’Agenzia francese per la sicurezza del farmaco.

Il 13 luglio la nomina dovrebbe essere ratificata dal Consiglio dell’IHU, ma l’altro ieri le conclusioni dell’indagine coordinata dall’Ispettorato generale per gli affari sociali (Igas) sono arrivate a Mediapart. Confermano le pubblicazioni falsificate, gli abusi dei pazienti, le false autorizzazioni etiche, medici obbligati a prescrivere farmaci non autorizzati, ritorsioni contro chi si opponeva ecc. E rivelano altre violazioni di “rilevanza penale”.

Non sapevo che fra il 2014 e il 2019 queste infrazioni e violazioni erano state oggetto di indagini da parte dell’Igas che aveva richiesto cambiamenti urgenti, promessi e mai realizzati da Raoult con la complicità dei suoi subordinati.

Ora l’IHU è bloccato, in attesa di una “riforma”.

Questa volta quotidiani, radio e televisioni si sono scandalizzati. Per i non abbonati a Mediapart, Sonic urticant riproduce degli estratti dell’articolo e li contestualizza con molti rimandi.

Sintesi gratuite: L’Express, Le Point – se ne trovo altre le aggiungo.

2 pensieri riguardo “La festa continua

  1. Mi pare abbiano trovato la colonna sonora giusta per BoJo:

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