Lo Sri Lanka sotto casa

Dopodomani l’angelo custode del condominio – e di via Belfiore in generale da quando s’era mobilitata per mandare aiuti dopo lo tsunami – va dai suoi nello Sri Lanka. Per “sistemare” un po’ di cose, innanzitutto portare a sua madre una scorta di farmaci.

I suoi hanno una piccola azienda agricola vicino alla costa. Produrrebbe latte di cocco e succhi di frutta se ci fosse l’elettricità senza lunghi blackout, la benzina per la camionetta con la quale li distribuiscono, e i fertilizzanti “perché senza…” Il mio quartiere tende al bio, anche lui. Hanno inquinato l’acqua e il terreno, ce ne vuole sempre di più. “Ma non è così semplice,” i suoi sono anziani.

Oggi @stebaraz s’incavola con quelli che accusano gli ambientalisti della crisi economica nello Sri Lanka, e rimette i puntini sulle i della sua storia recente. L’angelo custode la pensa allo stesso modo, e teme che tutto l’esercito si schieri con i Rajapaksa, non solo gli ufficiali promossi da Gotabaya.

Su Carbon Brief, c’è un ottimo articolo di Giuliana Viglione (di solito scrive per Nature)

Lo giro all’angelo custode quando torna. Con giovani parenti aveva in mente un agriturismo climate-friendly, prima del covid e delle rivolte. Con la svalutazione, per i suoi conoscenti italiani (come lui da 15 anni) sarebbe stato conveniente. Avventori del bar Belfiore andati in vacanza nella casa degli ospiti avevano mandato foto stupende. Un giorno la crisi finirà, no?

*

Stando a Nature Climate Change di luglio, la crisi climatica non finirà presto. Come per i fertilizzanti, ci sono soluzioni – alcune già collaudate – che limitano i danni. Con investimenti modesti, le città possono diventare più vivibili.

Grazie per la lettura gratuita, prof. Maibritt Petersen Zari e AUT University, provo a segnalarla al sindaco di Milano. La metà a “prato alberato” del piazzale del metro Pagano è diventata un deserto giallastro con un unico virgulto sopravvissuto alla siccità.

Fig. 1 | The positive feedback loop between climate change and biodiversity loss in the urban built environment context, da M. Pedersen Zari et al., Nat. Clim. Change, luglio 2022

Però se non azzeriamo presto le emissioni nette di gas serra (paper in open access)

  • un oceano più caldo e meno salato ridurrà la “resilienza” delle mangrovie in primis nell’oceano Indo-Pacifico;
  • in compenso in India e Sri Lanka potrebbe essere disponibile più acqua per periodi/anno più lunghi (fig. 3), al contrario di quanto succederà nel 73% delle terre emerse;
  • e per ora il riscaldamento globale e “un ambiente ostile nella troposfera” hanno ridotto la frequenza dei cicloni tropicali, tuttavia “aumenta la proporzione di tempeste più intense”.
  • Sul riscaldamento o meno che sarà causato dall’ENSO nei modelli e nella realtà, ho l’impressione che se ne sa quanto prima…

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