Sul sito dell’università Federico II uno dei Climalteranti ha visto… avete già indovinato.
poiché i gas serra non hanno un effetto serra e l’attività della corona solare aumenta.

Pertanto tutti i modelli sono sbagliati, soprattutto quelli “dell’IPCC” che non fa modelli ma li valuta. Meno quelli del prof. Nicola Scafetta, of course, secondo i quali è in corso o imminente – dipende da quando li ha ritoccati – un raffreddamento globale dovuto a una minor influenza del Sole rispetto a quello delle congiunzioni tra Giove e Saturno sul piano zodiacale.

Lo dimostrerebbe una rassegna pubblicata a pagamento un anno fa da 23 negaioli – alcuni di vecchia data come Baliunas, Soon, Humlum, Legates, Lüning, Scafetta ecc. – su una rivista cinese di astronomia e astrofisica. E le loro “stime” per l’effetto isole di calore urbane nell’emisfero nord – quali campioni rappresentativi della temperatura globale – derivate da quelle dei globalcoolisti McKitrick, Nierenberg, Soon, Scafetta, Scafetta bis e Yang.
Sistemato il rimmel, potreste leggere un po’ di fisica dell’atmosfera. Da Real Climate, Gavin Schmidt spiega come e con quali dati si calcola l’effetto serra. Secondo me, si capisce dallo schema semplificato e si può saltare la matematica.
Sotto in un commento, JCM scrive di non sapere nulla di clima, comunque ritiene che sia necessaria più creatività e come suo contributo, consiglia di tener conto delle retroazioni positive sulle nubi e sui cicli dell’acqua…
A proposito di ciclo dell’acqua, alla calotta glaciale della Groenlandia son appena venute le scalmane:

All’Antartide erano venut il mese scorso. Colpa delle isole di calore urbane o del Sole che non c’è durante l’inverno australe?

Quest’anno sono aumentate le querele di gente, spesso pagata da Big Oil & Co, contro gli scienziati del clima che ne criticano filmati, editoriali sui quotidiani e altri prodotti ingannevoli e/o diffamatori, stando a un’inchiesta di Bloomberg.
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Dubito che sia possibile dispiegare in tempi brevi le tecnologie di cattura del carbonio dall’atmosfera, ma vista la vendita di certificazioni truffaldine – di recente se n’è occupato anche John Oliver – segnalo agli eventuali interessati la quantificazione raccomandata da Joanna Klitzke, Zeke Hausfather e Nan Ransohoff.
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Cristina Pagel e Christian Yates pubblicano sul BMJ
e come sono stati capiti o meno durante la pandemia di Covid-19. Si riferiscono al Regno Unito, ma vale anche per altri paesi secondo me. Recensione su And then there’s physics.