O’s digest: covid e clima

Siete avvisati… Su Nature, Mosoka Fallah che dirigeva l’Istituto nazionale di sanità in Liberia durante l’epidemia di Ebola 2014-2015, descrive quello che sta succedendo nell’Africa subsahariana.

La mappa aggiornata al 27 luglio 2021 è qui

Chi collabora con Ong internazionali lo sa già, traduco pochi estratti:

  • Mentre scrivo, le fatalità di massa da Covid-19 sono iniziate in Africa. Nell’insieme soltanto l’1,1% delle persone nei paesi a basso reddito hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. Nel mio, quelle che hanno ricevuto entrambe le dosi sono lo 0,18%. Tra il 1 giugno e il 21 luglio i casi registrati in Liberia sono aumentati del 144%. Una sottostima, probabilmente.

L’età media della popolazione è molto più bassa che nel resto del mondo, eppure

  • la malattia è più letale: il rapporto tra casi e decessi è del 18%… Circa metà dei pazienti per cure intensive muore entro 30 giorni.

Fallah cita l’African COVID-19 Critical Care Outcomes Study, uscito sul Lancet due mesi fa, prima del peggioramento. Una sottostima anche all’epoca, probabilmente… Come ai tempi di Ebola, in Liberia muore un numero “sproporzionato” di medicə e infermierə.

  • All’inizio di luglio, in Africa erano arrivate meno di 50 milioni dei 700 milioni di dosi che l’iniziativa Covax aveva promesso. […] Le regioni dove si lasciano che i casi di Covid-19 s’impennino sono quelle dove emergerà la prossima variante. Potrebbe vanificare tutti i progressi che si sono fatti con le vaccinazioni nei paesi sviluppati.

Covax si basa sulla generosità dei paesi donatori, che spesso preferiscono scegliere i beneficiati, e sull’efficienza della sanità pubblica nei paesi destinatari. L’anno scorso le Ong avevano chiesto cambiamenti, per esempio “no profit on pandemic”. Ora sottoscrivono le critiche di Medici Senza Frontiere, ma non hanno alternative.

(Sulle morti da covid in India, negli ultimi 12 mesi, è uscito un altro preprint. Sarebbero state da 7 a 8 volte quelle ufficiali: 3,1-3,4 milioni invece di 0,4,in maggioranza durante la primavera scorsa. Anche l’India è un paese “giovane”.)

E non ci sono alternative ai vaccini. Riducono di oltre l’80% la diffusione del covid, scrive Smitri Mallapaty riassumendo studi fatti nei paesi ricchi, “ma la variante Delta crea nuove incertezze”.

Questo paper sulle sequele neurologiche del covid grave esce su Nature di oggi. Conclusioni inquietanti, ma conviene iniziare dalla “Discussion” con i limiti della ricerca, pochi campioni conservati adeguatamente innanzitutto, nonostante tutte le analisi fatte per superarli.

“Prepararsi all’impensabile”

Su Nature Climate Change (lettura gratis qui, per ora) tre amici di Steph all’ETH di Zurigo – Erich Fischer, Sebastian Sippel e Reto Knutti – stimano fino al 2080 la probabilità di ondate di calore che battono il record in funzione del tasso di riscaldamento incluso negli scenari senza tagli radicali delle nostre emissioni.

Sunto per dummies di Erich Fischer, che fa anche una rassegna stampa. Nel mucchio, suggerisco l’articolo di Carbon Brief.

Su Science, anche Paul Voosen si chiede se il prossimo rapporto Ipcc terrà conto delle ricerche uscite nel 2020-2021 che stimano la sensibilità del clima all’equilibrio attorno a +3,5 °C. Sono fuori tempo massimo, diversamente dai modelli “un po’ troppo allarmisti” che arrivano >5 °C. Simulano un tasso di riscaldamento globale “troppo veloce”, dice Gavin Schmidt.

Salvo nel caso delle ondate di calore estreme, immagino.

Lunedì è iniziata la revisione finale del sunto per decisori del volume scienza – Working Group I – del prossimo rapporto IPCC. Farla in remoto aggrava o tempera gli scontri fra i 284 autori e i politici deputati dai paesi firmatari dell’UNFCC a togliere gli aggettivi preoccupanti?

Neanche uno snapshot della bozza “sistemata” da un paese Opec prima del 9 agosto? Tanto per prepararmi all’impensabile…

***

Mercanti di dubbi

Su MicroMega, Paolo Flores d’Arcais risponde al Caro Massimo (Cacciari), co-autore con Giorgio Agamben di una vibrata protesta contro il “dispotismo” del green pass. Flores d’A. inizia con esempi di dispotismo in atto da decenni contro i quali il Caro Massimo non ha aperto bocca. Poi gli ricorda che nessuno lo controlla o lo traccia se stampa la certificazione invece di tenerla sul telefonino,

(L’ho girata sul cell dove risulta “Impossibile aprire”, il Deep State mica mi becca, son troppo imbranata…)

  • Infine, non è solo davvero fuori misura, ha piuttosto qualcosa di indecente e ingiurioso, evocare il passaporto interno di staliniana e brezneviana memoria o le misure di controllo del maoturbocapitalismo di Xi Jinping.

Avevo sobbalzato anch’io, di solito i no-green pass evocano la stella gialla di hitleriana memoria. Non so dove vivono Cacciari & Agamben, ma in Italia non è vero che “Nessuno invita a non vaccinarsi!” o

  • che una propaganda di regime vorrebbe far passare [quelli che non vogliono vaccinarsi] per “nemici della scienza” e magari fautori di pratiche magiche.

Elenco di chi invita a non vaccinarsi, e di fautori di pratiche magiche a gentile richiesta, citofonare Salvo Di Grazia…

Secondo i due filosofi, l'”evidenza scientifica” che giustifica il rifiuto dei vaccini sarebbe questa:

  • ci troviamo tuttora in una fase di “sperimentazione di massa” (la fase di sperimentazione riguarda i volontari che hanno partecipato agli esperimenti clinici. Sono monitorati per altri 18 o 24 mesi.)
  • in Inghilterra su 117 nuovi decessi 50 avevano ricevuto la doppia dose (mortalità ridotta di oltre il 95%. I 117 decessi sarebbero il 100% dei nuovi decessi se il 100% degli inglesi fosse bi-vaccinato)
  • In Israele si calcola che il vaccino copra il 64% di chi l’ha ricevuto (in Israele il vaccino Pfizer è efficace al 64% contro l’infezione da variante Delta, e “copre” >il 95% dei vaccinati contro il covid grave e letale, e “copre” perfino i non vaccinati…)
  • Le stesse case farmaceutiche hanno ufficialmente dichiarato che non è possibile prevedere i danni a lungo periodo del vaccino, non avendo avuto il tempo di effettuare tutti i test di genotossicità e di cancerogenicità (lo ha dichiarato l’EMA per i vaccini Pfizer e Moderna per il proprio: l’mRna non è né genotossico né cancerogeno, e gli altri componenti sono testati da decenni)
  • “Nature” ha calcolato che sarà comunque fisiologico che un 15% della popolazione non assuma il vaccino (sembra una zangrillata. Non esiste un livello fisiologico uguale in tutto il mondo. In Gran Bretagna, 46 milioni di adulti, quasi il 90%, hanno già ricevuto la prima dose, e il 70% la seconda…)

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