Elezioni lombarde

Da contribuente straniera subisco le conseguenze delle elezioni, tra cui lo smantellamento della sanità pubblica da parte dei partiti che i sondaggi danno vincenti anche questa volta.

Un nervoso…

Nei paesi UE, non ho visto correlazioni tra appartenenze politiche e mortalità durante la pandemia. Negli USA erano “evidenti” già nei primi mesi. Le morti erano concentrate nelle grandi città cosmopolite – New York, Seattle, Chicago, Los Angeles – che avevano più scambi con la Cina e i paesi via via contagiati, una maggior densità di popolazione, più lavoratori “indispensabili” nei servizi.

Bref, dov’erano concentrati gli elettori democratici (fonte, numeri assoluti x circoscrizione elettorale o contea, comprese quelle rurali):

Le misure di contenimento raccomandate dai Centers for Disease Control (CDC) sono state ostacolate dal governo Trump fino all’estate – stando al suo partito il virus era un’invenzione dei democrati che sarebbe scomparsa a Pasqua – e spesso bloccate in tribunale negli stati a maggioranza repubblicana.

Poi Biden ha vinto le elezioni e la FDA ha approvato i vaccini contro il covid. A fine gennaio 2021 è iniziata la vaccinazione di massa, e l’obbligo vaccinale deciso dai CDC per i dipendenti federali e i lavoratori di settori “chiave”, e dalla Difesa per i militari e affini. Entrambi gli obblighi sono stati contestati in tribunale da governatori repubblicani e da singoli cittadini.

Così la correlazione ha cominciato a invertirsi qualunque fossero le variabili e gli altri fattori di rischio inclusi nell’analisi statistica (grafico della NPR, dati Brown University):

Tre mesi fa la differenza era questa (grafico NY Times, dati Johns Hopkins Univ.)

La differenza era peggiore in Ohio e in Florida, stando a un working paper di J. Wallace et al. del National Bureau of Economic Research (com. stampa per chi ha fretta)uscito in ottobre.

Senza fare molto scalpore, c’erano le elezioni di mid-term, fino alla settimana scorsa quando…

Ron DeSantis, governatore della Florida, ha lanciato una petizone per chiedere alla Corte suprema locale di convocare un gran giurì che valuti l’esito di un’indagine sugli effetti avversi letali dei vaccini anti-covid tenuti segreti da Big Pharma, dal governo Biden e quindi da quel criminale di Anthony Fauci.

Finalmente, un processo di Norimberga 2.0 finanziato dai contribuenti.

Lo scorso ottobre, per i 18-39enni la letalità è stata scoperta – truccando le statistiche – da Joe Ladapo, un complottista anti-vax nonché nuovo Surgeon General, l’equivalente di un ministro della sanità.

Magari…

In attesa del gran giurì, l’indagine sarà svolta da una Commissione per l’integrità della salute presieduta dallo statistico alternativo, i cui membri rischiano di essere quelli della tavola rotonda di “esperti” scelti da De Santis, tra cui

  • Jay Bhattacharya di Stanford (nota) e Martin Kulldorff della fondazione Brown che è pure un po’ razzista, autori e promotori della Great Barrington Declaration, fautori di un’immunità di gregge naturale, i.e. acquisita dalle infezioni reiterate (le quali sfiancano il sistema immunitario e aumentano il rischio di covid lungo).
  • e luminari quali Tracy Beth Høeg, Joseph Fraiman, Christine Stabell Benn e Steven Templeton di cui Orac ha compilato un cv dettagliato.

La crème, quoi…

(Mi è venuto in mente perché oggi a Radiopop (ultimi 3 minuti), Roberto Festa ha citato un sondaggio in cui gli elettori repubblicani preferivano Ron DeSantis a Donald Trump come candidato alle presidenziali del 2014.)

Nota

Leonid Schneider riassume l’ultimo scandalo biomed di Stanford da For better science.

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