More profit on pandemic

Quasi quasi mi disabbono. Su Science di oggi, nemmeno un accenno alla decisione degli USA sui brevetti per vaccini anti-covid, ad applaudire i profitti già realizzati dalle Big Pharma e quelli futuri ci pensa Derek Lowe su “In the pipeline“, un blog di Science.

No profit on pandemic. Everyone deserves protection from COVID-19.
Sign the petition, please

Ho spiegato ieri perché rinunciare ai brevetti è solo l’inizio, non lo ripeto, invece ripeto: se non l’avete ancora fatto, per favore firmate l’appello no profit on pandemic. Secondo Reuters, nell’Unione Europea i paesi contrari sono soltanto cinque, è il momento di dar loro una spinta.

(E si vi avanza qualche euro, servirebbe ad Action Aid per quello che cerchiamo di fare in India – dove si attende il vaccino Sinopharm, appena approvato dall’Oms, coperto da brevetto. Il governo cinese ci tiene, perché le BigPharma di stato non dovrebbero fare profitti?)

Oltretutto, su Science il titolo dell’articolo di Jon Cohen

Further evidence supports controversial claim that SARS-CoV-2 genes can integrate with human DNA

è più ingannevole di quello del paper uscito sui PNAS dopo una veloce “pal review” organizzata da Rudolf Jaenisch:

Reverse-transcribed SARS-CoV-2 RNA can integrate into the genome of cultured human cells and can be expressed in patient-derived tissues

Richard Young, Jaenisch et al. – che in dicembre avevano fatto le “affermazioni controverse” in un preprint – le hanno in parte ridimensionate nel tentativo di rispondere alle critiche. Adesso hanno solo trovato “suggerimenti” di un’ipotetica integrazione di una sequenza di Rna virale “trascritta in Dna virale” in cellule derivate dai tessuti di malati di covid. Quanto alla “presenza di geni del virus nel Dna umano”,

  • Young riconosce che “non abbiamo ancora alcuna evidenza diretta.”

Come dice Cedric Feschotte, “l’ipotesi è plausibile”, ma per il momento

  • Il significato clinico o biologico di queste osservazioni, se esiste, è pura speculazione.

Prima le osservazioni andrebbero confermate… – rif. Aris Katzurakis, Rhys Parry ecc. Agg. 10/05 post di Leonid Schneider sulle trasformazioni del paper fra preprint e pubblicazione.

*

Al venerdì escono anche gli Schneider Shorts. Unico spoiler:

  • a Coblenza una farmacia ha deciso di affrontare la pandemia in modo davvero geniale. Sul suo sito ha annunciato: “Abbiamo il vaccino Pfizer / BioNTech per il Covid-19 vaccine in forma potenziata fino a D30 sotto forma di globuli o diluizione.”

Leonid invita i ricercatori a firmare la lettera aperta di Lonni Besançon et al. a sostegno di Elisabeth Bik. E’ anche uscito l’appello di Citizens4Science.

*

E se vi avanzano 5 minuti e il covid vi ha portato via un* parente o un* amic* potreste leggere “Una questione privata” di Daniele Oppo (abbracci, fratellino).

4 pensieri riguardo “More profit on pandemic

  1. Gentile Sylvie,

    le segnalo questo articolo del suo collega Marco Di Blas del Messaggero Veneto:
    https://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/2021/05/09/il-land-tirolo-affida-i-test-covid-19-a-un-urologo-che-sbaglia-i-risultati/
    In esso narra un’incredibile vicenda a tema SARS-CoV-2 proveniente dal Tirolo. Mi piace fare notare spesso che l’erba dei nostri vicini non è sempre più verde.
    Ma soprattutto mi pare che questo dott. Ralf Herwig, al centro della vicenda, sia un buon candidato come esemplare del Parco delle Bufale. Ho dato una veloce occhiata su ResearchGate e mi ha dato questa impressione, anche a me che non sono del settore. Trovo fantastico anche solo il titolo di un paper scientifico (??) del 2016:
    “Penile enlargement surgery in patients seeking to have a “bigger gun” despite an actual normal size. Comparison of two different approaches with regard to the perioperative and early postoperative outcomes”.

    (sperando di non finire in qualche filtro antispam)

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  2. A proposito di pandemia e profitti

    “(…) Lo spray è una soluzione acquosa di lavaggio che contiene acido ipocloroso allo 0,005%, una sostanza antimicrobica prodotta anche dalle cellule del nostro sistema immunitario, resa stabile e pura e quindi inalabile grazie a Tehclo*, una nanotecnologia ideata e sviluppata da un team di italiani (…) “

    Perché sento aria di bufala? È un articolo su un quotidiano nazionale – sarò mica prevenuto?

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    1. Ne parlano tutti quotidiani, sembra. E’ la versione nanotech di un disinfettante che si usa da anni sulle ferite.
      Ci sono decine, se non centinaia di soluzioni simili, alcune in vendita dall’anno scorso. Resta da dimostrare che prevengono l’infezione.

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