Sul Foglio, Adriano Sofri chiedeva a Lea Melandri “Perché tu e io non siamo d’accordo dopo ottant’anni che abitiamo questa terra?” Che cosa significa per una femminista “l’estraneità radicale” alla guerra di cui parlava Virginia Woolf nelle Tre ghinee, e in Pensare la pace durante un raid aereo? Lea ha risposto “con affetto” sul RiformistaContinua a leggere “Virginia, Lea e gli altri”
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La società delle estranee
Sto rileggendo Le tre ghinee di Virginia Woolf, dicevo ieri a Leonid S., femminista a modo suo, ma è ucraino e sua moglie viene da un paese baltico sotto tiro.
Il covid e il tempo che fa
Il covid sarebbe sparito a Pasqua o in estate con il bel tempo, prevedevano parecchi governanti e pochi scienziati un anno e mezzo fa. Come un’influenza, in meno letale. Si è diffuso presto fra i Tropici, in Sudafrica, in America Latina dove faceva caldo, eppure
Un invito a pensare
Grazi a P. A., un socio di Action Aid, ho letto il saggio di Nancy Lindisfarne e Jonathan Neale, “Afghanistan: la fine dell’occupazione“. Aiuta a capire le conseguenze di 43 anni di guerre, trovo, e a schivare la propaganda di vincitori e vinti.
Fortunate noi
Laura Lepetit, editrice attenta e “femminista distratta“, è morta l’altro ieri all’improvviso. Sul sito della Libreria delle donne Fiorella Cagnoni, una sua amica, autrice e traduttrice, ne fa un ritratto di gruppo con signora e trova le parole che ho cercato spesso in questi mesi: La sua morte muove in me pensieri quasi disperati sullaContinua a leggere “Fortunate noi”
Variante Z
In un’intervista sulla Stampa, l’impavido Alberto Zangrillo dice che il Sars-Cov-2 è “clinicamente inesistente anche oggi” provocando un’ondata di gesti scaramantici. Capisco, ma secondo me è meglio vaccinarsi.