Due anni fa, con una cortesia un po’ stupita, Elisabeth Bik descriveva pubblicazioni di Xin Yan, dell’Istituto di medicina tradizionale cinese a Chonqing, e altri ricercatori cinesi di Harvard, dell’istituto Dana Faber e del New Medical Science Institute di New York. Not hay, come si dice a Harvard.
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Scenario per lo zero netto
Questa mattina, l’Agenzia internazionale per l’energia ha spiegato alla cittadinanza mondiale come ridurre a “zero netto” le nostre emissioni di gas serra entro il 2050. Senza estrarre più metano di oggi e senza contare su tecnologie ancora da inventare.
Sensibilità climatica
Durante il picco dell’ultima era glaciale, 20 mila anni fa, la temperatura alla superficie delle terre emerse “alle basse e medie latitudini (tra 45 gradi sud e 35 gradi nord) si era raffreddata di 5,8 ± 0,6 gradi Celsius”, scrivono Alan Seltzer e altri paleoclimatologi su Nature. (Lettura gratis per adesso.) E chissene?
Senso e nonsenso sul metano
Devo sostituire l’antica cucina a gas e scopro di essere come mia madre: non voleva che l’Electricité de France gliela cambiasse, gratis, con una elettrica perché non sapeva cucinare senza fiamma. Guardo in rete quelle a induzione, mi sa che la crèpe cuoce prima di indurirsi sotto. E nel forno per la crosta del souffléContinua a leggere “Senso e nonsenso sul metano”
Missionari del Pnrr
Dagli artisti agli zootecnici, le categorie professionali dalla A alla Z e gli avventori del bar tabacchi sono casa hanno da ridire sul Piano di ripresa e resilienza (sunto). Per ora solo gli economisti confindustriali e gli informatici mi sembrano soddisfatti dalla ripartizione dei miliardi elencati sotto la mano di verde data alle sei “missioni”.
Neanche una settimana…
Post sconsigliato a chi spera in una “rivoluzione” della fisica dopo la misura del momento magnetico del muone. Certi conservatori guidati da Zoltan Fodor – racconta Adrian Cho su Science – hanno già finito la simulazione dell’esperimento con la “forza bruta”: centinaia di milioni di ore-processore del supercomputer Juwels, gentilmente concesso dal Forschungszentrum Jülich.
Prima la fusione o l’idrogeno?
Ieri alla Fondazione Symbola e alla Camera, il ministro Cingolani ha spiegato il suo piano per la transizione energetica: prima si passa al metano, poi all’idrogeno misto a, prodotto da e con il metano (idrometano e metano “blu”) o con energie rinnovabili (metano verde) per approdare alla fusione nucleare nel 2050 o giù di lì.Continua a leggere “Prima la fusione o l’idrogeno?”
Il metano non dà una mano
Parecchie Big Oil & Gas cercano di rinverdirsi la facciata vantando il metano come fonte indispensabile durante la transizione energetica, in quanto meno dannoso per il clima del carbone e del petrolio. Non proprio. L’Economist dedica un editoriale e un approfondimento all’urgenza di ridurre le emissioni di metano, dalla vita breve in atmosfera, ma “86Continua a leggere “Il metano non dà una mano”
Soluzioni tecno per la crisi climatica
Sono tutte di questi giorni, ne faccio un post fiume. Se viene male anche qui, lo taglio in due. La più economica sarebbe la geoingegneria. Cinque anni e mezzo dopo un parere negativo dell’Accademia americana delle scienze, le Accademie americane di Scienza, Ingegneria e Medicina (Asem) hanno pubblicato Climate Intervention. Reflecting Sunlight, un “consensus report” sugli interventiContinua a leggere “Soluzioni tecno per la crisi climatica”
