All’assemblea generale dell’Onu l’altro ieri, il leader supremo ha promesso che la Cina “non costruirà più centrali a carbone all’estero”. Mi sembrava un’ottima notizia. Su The Conversation avevo letto “China finances most coal plants built today” di Jeff Nesbit, e l’avevo pure citato.
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“Quei tre miliardi lì”
Il ministro Cingolani spiega finalmente perché gli ambientalisti che vorrebbero tagli rapidi alle emissioni di gas serra fanno più danni della crisi climatica.
La stagione dei palloni gonfiati
Stefano Cosmaro mi chiede cosa penso dell’articolo di James Hansen e Makiko Sato, “August Temperature Update & Gas Bag Season Approaches“. Recensione.
Il colonialismo del Nord globale
Nature Ecology and Evolution di settembre mantiene una promessa fatta l’anno scorso durante le proteste Black Lives Matter: ricordare ancora e ancora perché bisogna decolonizzare l’ecologia, l’evoluzione e le scienze in generale.
Il nostro “progetto”
Sono una génocidaire anch’io. Un Hitler-Stalin-Pol Pot che lotta per la giustizia sociale e ambientale, riduce i consumi di energia e non solo, e sostiene Ong dei paesi poveri che aiutano i poveri a organizzarsi per uscire dalla miseria. Levandogli il pane di bocca:
Mettiamo che
i clorofluorocarburi e altri gas che distruggono l’ozono in alta quota non fossero stati eliminati dal 1989 in poi. Cosa sarebbe successo? Risposta su Nature nel paper di Paul Young et al. “The Montreal Protocol protects the terrestrial carbon sink“.
Se gli inquinatori pagassero
(M’è passata un po’ l’ansia, grazie a Sudipta Kumar di Action Aid-Afghanistan. Anche se le notizie sono brutte, non averne era peggio.) Su Nature, esce un paper di Johannes Bednar, Oliver Geden, Myles Allen – dello IIASA e di Oxford – e altri economisti del clima che non conosco. Mostra bene quanto sia ingenuo credere,Continua a leggere “Se gli inquinatori pagassero”
Diplomatici
elettricità, Africa, Nebojša Nakićenović,
riserve marine, blue carbon credit
Su il bavaglio, giù il bavaglio
Nel 2006 alla cena dei corrispondenti della Casa Bianca, il comico Stephen Colbert indossava i panni di un repubblicano trinariciuto e protestava contro la realtà. Era inficiata da un pregiudizio liberale:
Scienziati scioccati e studio choc
Sembra uno scioglilingua. Discussione on e off-line sulle alluvioni, a volte in posti che conosciamo bene. Da un lato: “adesso [i governanti] dovranno fare sul serio.” Dall’altro: “ma l’avete visto il PNRR?”
